Ubuntu Touch è il progetto di Canonical che è cresciuto lentamente fino ad entrare ufficialmente nel mercato dei sistemi operativi mobile.
Attualmente sono in commercio ben tre device animati da Ubuntu Touch ovvero: BQ Aquaris E4.5, Meizu MX4 e BQ Aquaris E5 HD. Si tratta di ottimi terminali in termini di dotazione hardware commercializzati a costi abbordabili.
Tuttavia quello che distingue uno smartphone è spesso proprio il sistema operativo, oggi esistono diverse alternative al "duopolio" formato da iOS e Android, ma poche sono alla loro altezza in termini di ecosistema di applicazioni. Ubuntu Touch promette molto bene e sicuramente offre un esperienza utente interessante, ciò nonostante il sistema risulta essere ancora immaturo rispetto agli standard a cui ci ha abituati il mercato.
Il "problema" di Ubuntu Touch è forse proprio la "giovinezza" del progetto, esso è entrato in commercio soltanto di recente e ancora non esiste un ecosistema di applicazioni consolidate e, tanto meno, ottimizzate per questo sistema operativo. Per il momento tutto grava sulle spalle di Canonical che tenta di colmare tutte le lacune come meglio può.
Un ecosistema di app per crescere ha bisogno di diversi anni, basti pensare a Microsoft, con il suo Windows Phone, che ancora oggi non riesce ad offrire un ecosistema di app vasto come quello di Android/iOS. Altre alternative come Sailfish OS mettono a disposizione la compatibilità nativa con le app del Robottino Verde e quest´ultima potrebbe rappresentare un´interessante soluzione per il team del gruppo capitanato da Mark Shuttleworth.
Tuttavia gli sviluppatori di Ubuntu Touch hanno fatto capire alla comunità che non è loro intenzione implementare la compatibilità con le app Android. Dunque Canonical dovrà lavorare ancora molto per rendere più appetibile Ubuntu Touch ai developer di terze parti.
Via Softpedia.com