Il team di Canonical ha comunicato alla propria community di utenti ed appassionati che le prossime edizioni delle derivate ufficiali del progetto non saranno più dotate out-of-the-box del supporto ai pacchetti precompilati Flatpak. Dunque dopo l'installazione di tali distribuzioni le uniche vie disponibili per ottenere programmi ed applicativi vari saranno o i repository software gestiti dal team di Canonical oppure i pacchetti Snap, sviluppati sempre dall'azienda guidata dal CEO (Chief Executive Officer) Mark Shuttleworth. Ovviamente gli utenti potranno aggiungere il supporto ai pacchetti Flatpak successivamente se lo riterranno necessario al proprio workflow e necessità.
A giustificare tale setting è stato il coder Philipp Kewisch tramite un articolo pubblicato sul forum ufficiale di Ubuntu:
"Le spinoff di Ubuntu offrono una esperienza unica della distribuzione. Queste non sono dei sistemi operativi a se stanti ma fanno parte di un ecosistema che promuovere la libertà di scelta e la diversità. Le flavor sono costruite intorno ad una comune "core experience" che consente all'utente di percepire immediatamente che si sta utilizzato una versione di Ubuntu.
Uno degli aspetti fondamentali delle distribuzioni Linux è il sistema di packaging. Gran parte dei sistemi Linux è strutturato in modo da offrire una certa consistenza all'interno del proprio ecosistema di flavor. Ubuntu è una distribuzione basata sui pacchetti deb ed inoltre crede fermamente nei vantaggi offerti dai pacchetti snap.
Puntiamo ad offrire una user experience semplice e sicura che consenta una gestione agile dei pacchetti. Per questo collaboriamo con i vari contributor di tutto il mondo per migliorare il sistema snap. Come parte di tali sforzi abbiamo deciso di non rendere più disponibile il supporto dei pacchetti Flatpak all'interno del Software Center a partire da Ubuntu Lunar Lobster."
In buona sostanza per evitare frammentazione e focalizzare gli sforzi della propria community nel miglioramento della tecnologia snap il team di Ubuntu ha deciso di optare per abbandonare il supporto a Flatpak anche nelle flavor ufficiali. Questo setting, secondo le intenzioni dei coder, dovrebbe rendere l'ecosistema delle spinoff di Ubuntu maggiormente coeso ed offrire un ambiente più familiare agli utenti.