I coder di Canonical hanno finalmente ultimato i lavori di backporting di Linux 5.19 LTS su Ubuntu 22.04 LTS (Long Term Support). Non si tratta dell'ultima release del kernel open source ma è in ogni caso una edizione decisamente più recente rispetto a quella distribuita inizialmente ad aprile 2022, cioè Linux 5.15 LTS, quando venne avviata la distribuzione della stable release di Ubuntu 22.04 "Jammy Jellyfish".
Nel dettaglio i pacchetti di Linux 5.19 LTS arrivano direttamente dai repository software di Ubuntu 22.10 "Kinetic Kudu". Inizialmente il backporting di Linux 5.19 LTS avrebbero dovuto essere ultimati ad inizio del mese di febbraio in concomitanza del rilascio ufficiale di Ubuntu 22.04.2 LTS, cioè la seconda point release di tale ramo della distribuzione. Tuttavia a causa di una serie di ritardi accumulati nei mesi precedenti i developer sono riusciti a completare il porting solo negli ultimi giorni.
Linux 5.19 LTS dispone di una serie di grosse novità davvero interessanti, sopratutto per il target di utenti a cui sono rivolte le LTS di Ubuntu. Ad esempio è possibile reperire il supporto alla ZSTD-compressed firmware file, alla funzione di AMD Secure Nested Paging, alla Loongson “LoongArch” RISC ISA CPU architecture ed all' Intel “in-field scan” mechanism pensato per rilevare problemi all'interno delle CPU (Central Processing Unit) prodotti dalla nota azienda statunitense.
Linux 5.19 LTS beneficia del supporto al TDX Enablement Positioned, una tecnologia progettata da Intel per irrobustire la sicurezza delle macchine virtuali, al Big TCP, l'edizione del noto protocollo TCP (Transmission Control Protocol) che da accesso a velocità di scambio dati maggiori rispetto alla versione standard.
In Linux 5.19 troviamo anche diversi aggiornamenti dedicati a MPTCP (Multi-Path TCP), che consentono di migliorare il throughput e aumentare la ridondanza, ed inoltre sono stati inserite diverse patch per i driver dedicati ai file system: Btrfs, XFS e FAT32 che danno accesso ad una serie di miglioramenti prestazionali.