Ormai i dischi SSD sono molto diffusi anche nella fascia media dei desktop: sicuramente questo è merito dei prezzi in discesa, ma c´è anche da considerare il grande aumento delle prestazioni che offrono gli SSD. Infatti l´ultimo vero collo di bottiglia per i PC moderni sono i dischi tradizionali che contengono ancora componenti meccaniche; questo blocco delle prestazioni però è stato superato con i dischi allo stato solido, ed ecco perché i principali sistemi operativi si sono muniti di un supporto nativo a questi dischi.
Su Linux i vari file system open source supportano gli SSD e per abilitare TRIM basta modificare il file fstab dentro /etc e aggiungere l´opzione "discard", oppure si può aggiungere fstrim su cron. Tuttavia queste due operazioni non sono alla portata dell´utente medio, che di solito preferisce un interfaccia "punta e clicca" invece di dover andare ad editare file di testo, anche molto importanti, a mano.
Per questo i developer di Ubuntu hanno pensato bene di abilitare il supporto a TRIM di default a partire da Ubuntu 14.04. Dalla prossima LTS infatti non ci sarà più bisogno di modificare file, ma tutti i settaggi per il nostro SSD saranno pronti dopo l´installazione della distribuzione.