Si è concluso da poco l´Ubuntu Developer Summit, e nonostante le notizie pubblicate da noi e da altri siti, sono emersi talmente tanti aspetti che si avverte la necessità di un piccolo riassunto per ogni decisione presa e feature introdotta, o tolta. La carne al fuoco infatti è stata tanta, sensibilmente maggiore rispetto a quella degli altri UDS, e tramite i vari speech e momenti di roundtable quella che sarà Ubuntu 12.04 ha preso una forma finalmente ben distinta.
Il desktop: Rhythmbox dentro, Banshee fuori, e Unity ancora più avanti
A quanto pare, nella prossima release di Ubuntu non avremo più Banshee; anche se a me come media player questo piace molto e di fatto lo uso su tutte le mie installazioni GNOME, effettivamente la scelta fatta di tornare al blasonato Rhythmbox ha senso: la sua nuova interfaccia totalmente riscritta in GTK+ 3.0 darà la possibilità agli sivluppatori di Ubuntu di includere nell´ambiente desktop predefinito qualcosa di maggiormente integrato.
Nel frattempo, anche Unity continua a fare passi da gigante, almeno nei concept: se Shuttleworth si è detto contento anche di come possano reagire i power user dopo lo smarrimento iniziale, è vero anche che nella prossima release della distribuzione i traguardi fondamentali sono due, maggiore reattività dell´interfaccia, e maggiore velocità, quindi anche minor consumo di risorse.
Software Center: un po´ App Store, un po´ Android Market
Il concetto di far rassomigliare Ubuntu Software Center agli store di applicazioni attualmente esistenti prende ulteriormente forma: dopo le modifiche all´interfaccia, avremo anche le applicazioni consigliate, i software correlati, e soprattutto ancora miglioramenti per quanto riguarda la reattività del software che, anche dopo una serie di lifting al codice parecchio incisivi, al confronto dei primi benchmark con quello derivato dalle prime sessioni di coding all´UDS di Orlando rimane un pachiderma.
Software predefinito: niente Mono, e un DVD da 1,5GB
La decisione di rimuovere Banshee in favore di Rhythmbox non è casuale o dettata solo dalla presenza di un´interfaccia GTK3 per il player di GNOME, bensì da scelte di carattere tecnico: insieme a Banshee infatti abbandonano il default set anche Tomboy e tutti i programmi legati a Mono, il quale con Ubuntu 12.04 verrà definitivamente rimosso dalla distribuzione. Sarà una piccola (grande?) vittoria per coloro che sin dalle prime versioni della distro ne promuovevano l´uso senza questo framework.
Allo stesso tempo, è stato deciso che Linux 3.2 farà parte di Ubuntu 12.04, e probabilmente questa sarà distribuita in un DVD da 1,5 GB, anche se la cosa non è ancora sicura e probabilmente lungo i prossimi mesi su Launchpad ci saranno discussioni infuocate riguardo questa blueprint.
Interviste: i pezzi grossi parlano in video
Per la prima volta escono dall´UDS non solo testi, ma anche prove videografiche rilevanti: Mark Shuttleworth è stato infatti intervistato dopo il suo keynote, e le sue parole sono state parecchio interessanti, soprattutto in relazione alla comparazione della sua figura con quella del compianto Steve Jobs.
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Insieme all´intevista a Shuttleworth, ne sono state fatte altre, tutte racchiuse nel preziosissimo post di OMG! Ubuntu! dedicato a questi video decisamente degni di nota. Particolarmente rilevante è stata l´intervista a Jason Warner, ricoprente la carica di Desktop Manager per Canonical.