Tra le tante novità in arrivo con Ubuntu 10.10, trovano spazio anche quelle relative all´edizione server della distribuzione sudafricana: Canonical ha sempre tenuto a cuore tale aspetto, e anche in Maverick Meerkat non mancano importanti cambiamenti dedicati a chi necessiti di un sistema operativo affidabile in ambito server.
Oltre ai tradizionali miglioramenti alla stabilità dell´intero sistema, e ad una più semplice procedura di configurazione dei parametri fondamentali alla messa in piedi di un server basato su Ubuntu, il punto cardine di questa versione è il cloud computing.
Con Ubuntu 10.10 Server Edition abbiamo continuato il nostro lavoro per rendere Ubuntu la scelta open source preferita per il cloud computing. Abbiamo aggiunto funzionalità che ampliano la nostra posizione di leadership nel cloud pubblico, e colmano il gap con ambienti di computazione locali e ibridi.
Con queste parole Neil Levine, vicepresidente del settore Corporate Services di Canonical, ha annunciato l´arrivo dell´edizione server di Ubuntu 10.10. Fondamentale è l´integrazione con Amazon EC2 per il quale Ubuntu rappresenta una delle soluzioni maggiormente apprezzate.
La Server Edition introduce una serie di aggiornamenti del Kernel, maggiori opportunità di configurazione al boot, e la possibilità di eseguire le AMI (Amazon Machine Image) off-line, sfruttando una macchina virtualizzata tramite KVM. Importanti novità anche da CloudInit, uno strumento di configurazione che permette agli utenti che utilizzano le funzionalità di cloud computing di impostare locale e hostname, generare chiavi private SSH e impostare i punti di mount.
Per celebrare il rilascio, il team Canonical offre l´opportunità di provare per un´ora Ubuntu 10.10 Server Edition gratuitamente su Amazon EC2. Insomma, le novità in ambito server non mancano, e questa versione corre su un binario parallelo a quello percorso dall´edizione desktop.