C'è un digital divide provincia/città . Assolutamente condannabile, se ne andrà quando finalmente la banda larga sarà disponibile a tutti coloro i quali, propri di una certa consapevolezza informatica, ne vorranno fare uso.
C'è un digital divide bianchi/neri. Assolutamente condannabile, riflette differenti culture, differenti status sociali, differenti approcci storici, differenti possibilità . Negli Stati Uniti soprattutto è una piaga pesante che deve far meditare.
C'è un digital divide ricchi/poveri. Assolutamente condannabile, è figlio della differente possibilità di accesso tanto agli strumenti informatici quanto alla cultura informatica (e di conseguenza ai servizi, ai privilegi ed a quelle speranze per il futuro che l'informatica è in grado di aprire).
C'è un digital divide giovani/anziani. Ma questo non lo si può condannare. Secondo gli ultimissimi dati Eurostat "l'85% degli studenti utilizza il web, contro una media del 13% tra i pensionati". Chi è nato con il telefono, è cresciuto con la radio ed è invecchiato con la tv, probabilmente ne ha già viste troppe ed il web è ora tanto affascinante quanto lontano e inconcepibile. Almeno mia nonna la pensa così, e penso di non dovergliene certo fare una colpa.