In questi giorni la comunità di utenti Linux ha visto circolare in Rete diversi articoli che parlavano di Turla ovvero un nuovo malware per Linux. Si tratta in particolare di un APT (Advanced Persistent Threat). Sembra che Turla abbia preso di mira i Pc governativi, i server delle ambasciate e delle case farmaceutiche.
Quello che rende "pericoloso" questo malware è la sua caratteristica di poter agire anche senza permessi elevati, riuscendo ad eseguire dei comandi all´insaputa dell´utente e intercettando i pacchetti scambianti con la rete.
Tuttavia il suo target non sono gli utenti comuni delle distribuzioni ma i grandi server governativi, dunque l´utente Linux standard non dovrebbe preoccuparsi, sopratutto se utilizza soltanto applicazioni provenienti dai repository ufficiali della distribuzione.
Turla è l´ennesima dimostrazione di come non esista un sistema sicuro al 100% e come nemmeno le distribuzioni Linux siano esenti da falle di sicurezza anche gravi. Il vantaggio dei sistemi Open Source è quello di poter risolvere tali problemi in poche ore, infatti essendo il codice sorgente disponibile a tutti è possibile ricevere dei bugfix in tempi anche molto brevi.
Via OMG!Ubuntu!