Le truffe online si stanno diffondendo anche tramite WhatsApp, sfruttando la sua popolarità e l’uso quotidiano che ne facciamo per ingannarci con messaggi apparentemente innocui. Oggi app di messaggistica come WhatsApp sono un canale di comunicazione fondamentale, utilizzato per dialogare con amici, familiari e colleghi. Purtroppo, anche i truffatori hanno scoperto il potenziale di questi strumenti, ideando trappole sempre più elaborate per raggiungere un numero elevato di persone e diffondere i loro raggiri.
Le truffe online non si limitano più alle email o ai link sospetti nei siti web; ora assumono forme più subdole come il phishing tramite messaggi o il cosiddetto smishing via SMS. Spesso, questi messaggi contengono link che promettono sconti incredibili, buoni regalo o premi per eventi speciali. Anche se all’apparenza sembrano innocui, basta un clic per compromettere i propri dati personali, che finiscono nelle mani di persone dall’altra parte del mondo. È sorprendente quanto questi messaggi possano sembrare autentici, riuscendo a ingannare anche chi si considera esperto di internet. L’importante è fare sempre attenzione e pensare bene prima di cliccare su qualsiasi link non verificato.
Il finto anniversario di un famoso ristorante
Una volta inoltrato, infatti, un messaggio di questo tipo può diffondersi rapidamente tramite il passaparola, creando un effetto domino che coinvolge centinaia di utenti. Spesso, questi messaggi sembrano provenire da contatti fidati come amici o familiari, facendoci abbassare le difese. Riconoscere una truffa su WhatsApp, però, è possibile prestando attenzione a piccoli segnali: ad esempio, i link sospetti contengono spesso caratteri strani o errori di ortografia. WhatsApp ha integrato un sistema di segnalazione per i link sospetti, aiutando gli utenti a evitare possibili raggiri.
Tra le truffe più recenti c’è quella del finto anniversario di un famoso ristorante: promette cibo gratuito e invita l’utente a cliccare su un link che appare autentico. Una volta cliccato, si accede a una pagina simile al sito ufficiale, che richiede i dati personali per completare l’offerta. Non appena i truffatori ottengono queste informazioni, possono utilizzarle per frodi o, peggio, chiedono all’utente di inoltrare l’offerta ad altri contatti, diffondendo ulteriormente la trappola.