Il Ministero dell'Interno, l'Associazione Bancaria Italiana (Abi) e Poste Italiane hanno recentemente siglato due protocolli d'intesa con l'obiettivo di potenziare la lotta contro le truffe che mirano agli anziani e alle persone vulnerabili. Questa iniziativa è nata per rafforzare le difese contro raggiri sempre più sofisticati che sfruttano la fiducia delle vittime e la loro scarsa familiarità con le tecnologie digitali. Le truffe ai danni degli anziani sono in continuo aumento e le strategie per contrastarle devono evolversi parallelamente all’ingegno dei truffatori.
Le frodi più comuni includono truffe telefoniche, in cui i malintenzionati si fingono parenti o operatori di servizi, ingannando le vittime e facendole sentire in dovere di inviare denaro. Un altro tipo di inganno è quello delle visite a domicilio, dove i truffatori, mascherandosi da falsi tecnici o funzionari, si presentano alle abitazioni delle vittime, come nel caso della truffa del "finto nipote" o del "carabiniere".
Le truffe avvengono anche nei pressi dei bancomat e degli sportelli bancari, quando i malfattori approfittano dei momenti di prelievo da parte delle vittime, rubando i loro dati o denaro. Un altro fenomeno preoccupante è la frode online, che si manifesta attraverso finte vincite, richieste fraudolente di dati bancari o e-mail ingannevoli.
Due livelli d'approccio
Per combattere queste attività illecite, i protocolli d'intesa prevedono un approccio su due livelli. A livello territoriale, saranno istituiti tavoli di coordinamento presso le prefetture dei capoluoghi di regione, con la partecipazione di rappresentanti di Abi, Poste Italiane, amministrazioni locali, forze dell'ordine e associazioni dei consumatori.
Questi tavoli avranno il compito di organizzare campagne informative, definire buone pratiche per la sicurezza nelle operazioni bancarie e postali e monitorare l'evoluzione delle frodi. A livello centrale, un comitato del Ministero dell'Interno valuterà le proposte dei tavoli, approverà materiali informativi e vigilerà sull'attuazione dei protocolli.
Il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, ha evidenziato l'importanza di garantire la sicurezza dei cittadini, affermando che la prevenzione e il contrasto alle frodi finanziarie e informatiche sono una priorità costante per il sistema bancario. Gli accordi avranno una durata di tre anni, con possibilità di rinnovo, per continuare a tutelare le persone più vulnerabili da questi crimini.
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