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Truffe online: il "Pig Butchering" si infiltra nel mondo del lavoro

Le truffe online si fanno sempre più elaborate e riescono a ingannare le vittime utilizzando metodi innovativi. Tra le più recenti spicca quella del "Pig Butchering".
Truffe online: il
Le truffe online si fanno sempre più elaborate e riescono a ingannare le vittime utilizzando metodi innovativi. Tra le più recenti spicca quella del "Pig Butchering".
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Le truffe online si fanno sempre più elaborate e riescono a ingannare le vittime utilizzando metodi innovativi. Tra le truffe più recenti spicca quella del "Pig Butchering", un termine che indica un tipo di frode online volta a sfruttare economicamente le persone, mirato in particolare a chi cerca guadagni extra tramite lavori flessibili. Inizialmente incentrata sugli investimenti in criptovalute, questa truffa si è ora estesa al mondo della gig economy, il settore dei lavoretti digitali.

Il meccanismo inizia con un messaggio non richiesto su piattaforme social o app di messaggistica, che offre un'opportunità di lavoro remoto, semplice e ben retribuita. Le attività proposte possono variare, dal cliccare su pubblicità alla scrittura di recensioni, ma la promessa è sempre la stessa: ottenere denaro facile.

Una volta attratta la vittima, il truffatore si presenta come un recruiter o un coordinatore della piattaforma e guida l’interessato attraverso i primi passaggi, invitandolo a registrarsi su un sito falso e a fare un piccolo investimento iniziale. Viene assicurato che il capitale versato sarà presto recuperato grazie ai guadagni derivanti dalle attività proposte.

Come evitare di cadere vittima di questa frode

Nel corso del tempo, il saldo virtuale della vittima aumenta, alimentando l’illusione di successo e stimolandola a investire somme sempre maggiori. A un certo punto, però, interviene un presunto "problema tecnico" che azzera il saldo, ma il truffatore rassicura la vittima, sostenendo che il guasto può essere risolto con un ulteriore investimento. Convinta e ormai coinvolta, la vittima accetta di pagare di nuovo, ma il ciclo si ripete fino a quando non si rende conto della truffa.

Questo schema funziona per vari motivi: la voglia di guadagni facili, la fiducia nel "recruiter" e l’apparente professionalità delle piattaforme fraudolente, progettate per sembrare affidabili e realistiche. Per proteggersi è importante diffidare da offerte di lavoro che promettono facili guadagni, evitare di condividere dati personali o finanziari e verificare sempre l’identità del reclutatore e dell'azienda. Rimanere vigili e informati è essenziale per non cadere vittima di questi sofisticati raggiri.

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