I carabinieri di Genova hanno recentemente scoperto e bloccato diverse truffe orchestrate da individui che si spacciavano per figure di autorità, come carabinieri, impiegati bancari e persino membri della Curia. L'indagine ha portato alla denuncia di tre persone, tutte accusate di aver ingannato cittadini ignari e sottratto loro ingenti somme di denaro.
In uno dei casi, un quarantenne originario della Puglia è riuscito a convincere un residente di Genova a trasferire 39.000€ su una carta PostePay. Fingendosi prima un maresciallo dei carabinieri e poi un operatore antifrode della banca della vittima, il truffatore ha utilizzato una tecnica chiamata "spoofing" per far apparire sul telefono della vittima il numero ufficiale della caserma o dell'istituto bancario, rendendo così la sua truffa ancora più credibile.
Un altro episodio ha visto coinvolta la responsabile di un ente culturale religioso, ingannata da un 45enne residente in Piemonte che si fingeva membro della Curia di Genova. Il truffatore, tramite una serie di email ingannevoli, è riuscito a farsi bonificare 36.000€. Fortunatamente, grazie al lavoro dei carabinieri, è stato possibile recuperare parte della somma sottratta.
Come evitare alcune truffe
Infine, un 35enne siciliano ha truffato un acquirente mettendo in vendita un'auto online. Dopo aver ricevuto un bonifico di 4.000€, è scomparso senza consegnare il veicolo, rendendosi irreperibile. Questi episodi evidenziano quanto i truffatori siano diventati abili nell'ingannare le loro vittime, utilizzando tecniche sempre più sofisticate e credibili.
Per difendersi, è fondamentale prestare attenzione a chiamate ed email sospette, ricordando che le istituzioni ufficiali non richiedono mai informazioni personali o bancarie tramite questi canali. In caso di contatti sospetti, è consigliabile interrompere la comunicazione e contattare direttamente l'ente tramite il numero ufficiale, evitando di fidarsi di offerte troppo vantaggiose o di cliccare su link sconosciuti.
La segnalazione tempestiva di tentativi di frode alle forze dell'ordine è un passo essenziale per contrastare questi raggiri sempre più frequenti, e una maggiore consapevolezza dei cittadini è cruciale per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
Se vuoi aggiornamenti su su questo argomento inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.