Un nuovo inganno si sta diffondendo su WhatsApp, sfruttando la distrazione degli utenti e l'abitudine a compiere numerose micro-transazioni quotidiane. I truffatori non cercano di sottrarre grosse somme in una sola volta, ma puntano su prelievi graduali e quasi invisibili, che possono accumularsi fino a svuotare il conto corrente delle vittime.
La truffa ha inizio con un messaggio che sembra innocuo, come una proposta di lavoro allettante, ad esempio guadagnare denaro mettendo "mi piace" a video su piattaforme come Pinterest. Per aderire, viene chiesto di fornire i dati della propria carta di credito, promettendo pagamenti semplici e veloci.
Per rendere tutto più credibile, i truffatori spesso accreditano una piccola somma iniziale sul conto della vittima, creando un senso di fiducia. Una volta ottenute le informazioni, iniziano a effettuare prelievi di piccola entità, che passano facilmente inosservati tra le spese quotidiane. Col tempo, queste sottrazioni apparentemente insignificanti possono raggiungere cifre importanti senza che l’utente se ne accorga immediatamente.
Come difendersi da questa truffa su WhatsApp
Questo sistema funziona perché molti utenti non verificano ogni movimento del proprio conto, fidandosi invece dell'apparente legittimità dell'offerta iniziale. Inoltre, la strategia dei piccoli prelievi rende difficile identificare l’inganno, poiché le somme sottratte si confondono facilmente tra le normali spese giornaliere.
Per difendersi da queste truffe è importante mantenere alta la vigilanza e diffidare di offerte che sembrano troppo belle per essere vere. La protezione dei propri dati personali e finanziari è essenziale: i dati della carta di credito non vanno mai condivisi con estranei o con chi propone guadagni facili. Monitorare regolarmente il proprio estratto conto è un'altra misura fondamentale per individuare immediatamente eventuali transazioni sospette e intervenire in tempo.
La truffa dei piccoli prelievi su WhatsApp è un esempio di come i cybercriminali stiano diventando sempre più abili nell’ingannare le vittime. Solo la consapevolezza e l’adozione di buone pratiche di sicurezza possono aiutarci a contrastare questi rischi e a proteggere il nostro denaro.
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