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Truffa Telegram: occhio alle catene degli hotel, ti svuotano il conto

I truffatori si presentano come rappresentanti di catene di hotel e offrono un compenso di 20€ per ogni “like” messo a una specifica pagina di hotel.
Truffa Telegram: occhio alle catene degli hotel, ti svuotano il conto
I truffatori si presentano come rappresentanti di catene di hotel e offrono un compenso di 20€ per ogni “like” messo a una specifica pagina di hotel.
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Telegram, una delle app di messaggistica più utilizzate, è diventata recentemente il canale di un nuovo schema di truffe, dove i criminali sfruttano la promessa di facili guadagni per attirare utenti. In questo caso, i truffatori si presentano come rappresentanti di catene di hotel e offrono un compenso di 20€ per ogni “like” messo a una specifica pagina di hotel.

Per rendere l’offerta credibile, i truffatori inviano un link che imita l’aspetto di siti noti, come Booking.com. Una volta cliccato il link, la vittima viene invitata a fornire i propri dati personali, incluso l’IBAN, con la garanzia di ricevere il pagamento. Tuttavia, queste informazioni vengono utilizzate dai truffatori per scopi illeciti, spesso per prelevare denaro dal conto corrente della vittima.

Questa truffa risulta particolarmente pericolosa per diversi motivi. Innanzitutto, appare plausibile, con la promessa di guadagni facili e veloci, un’esca attraente per molte persone. Inoltre, i truffatori guadagnano la fiducia delle vittime fingendo di rappresentare brand riconosciuti, come Booking.com, il che rende l’offerta più convincente. Infine, il coinvolgimento di dati personali e bancari espone le vittime a un serio rischio di furto d’identità e a prelievi non autorizzati.

Come difendersi da queste truffe

Difendersi da queste truffe è essenziale, e mantenere una certa cautela può fare la differenza. Non bisogna lasciarsi ingannare da proposte di guadagno immediato e molto conveniente, spesso campanello d’allarme di un possibile raggiro. Inoltre, è fondamentale non condividere informazioni personali e bancarie con persone sconosciute, anche se appaiono legate a marchi famosi.

Prima di fornire i propri dati, è bene verificare sempre l’identità di chi ci contatta, per accertarsi che provenga realmente dall’azienda che dichiara di rappresentare. In questi casi, sfruttare le funzionalità di sicurezza di Telegram, come l’autenticazione a due fattori, e prestare attenzione agli indirizzi web dei link ricevuti può aiutare a evitare spiacevoli conseguenze.

Questo nuovo tipo di truffa dimostra quanto velocemente i malintenzionati adattino le proprie strategie per ingannare gli utenti. Essere vigili e ricordare che le offerte di guadagni facili celano spesso un inganno è il primo passo per evitare di cadere nella loro rete.

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