Non c´è solo il fork Mate Desktop Environment che si propone di far rivivere i "fasti del passato" dell´ormai vecchio GNOME 2.x, tanto rimpianto dagli utenti insoddisfatti di GNOME Shell, ritenuto - a torto o a ragione - ancora poco maturo, o addirittura inadatto per la produzione e il lavoro di tutti i giorni.
Anche KDE 3.x ha lasciato dietro sé schiere di utenti con l´amaro in bocca dopo la trasformazione - dovuta ma non sempre apprezzata - in KDE 4; Trinity Project è il progetto che mira a rivitalizzare e incrementare le potenzialità del desktop di Konqi, che in questi giorni è giunto alla versione 3.5.13, portando diverse novità.
Questi due progetti sono forse sintomo di una "involuzione"? Probabilmente sì, se consideriamo che GNOME 3 per certi versi ha subito lo stesso trattamento riservato all´uscita di KDE 4: osannato da alcuni, ripudiato da altri (gli stessi utenti che provenivano dalla serie precedente), ed entrambi (almeno inizialmente) poco graditi.
Colpa delle novità? Non sempre. Forse della scarsa maturità, o più probabilmente di una poca linearità nella linea di sviluppo di questi ambienti desktop, poco personalizzabili rispetto le precedenti versioni e stravolti nell´usabilità.