Toyota è stata recentemente vittima di un nuovo attacco informatico, confermando così le sfide crescenti che anche una grande multinazionale deve affrontare nel proteggere i propri dati. Un gruppo hacker ha infatti pubblicato online un archivio di ben 240 GB di dati rubati dall'azienda, portando alla luce informazioni sensibili riguardanti dipendenti, clienti, contratti e dati finanziari. Tra i dati trafugati figurano anche dettagli sull'infrastruttura di rete di Toyota, comprese le credenziali di accesso.
Nonostante la gravità della situazione, Toyota ha cercato di contenere le informazioni divulgate sull'attacco, affermando che l'incidente ha interessato solo una parte della sua struttura. La casa automobilistica ha inoltre confermato che sta collaborando attivamente con le persone coinvolte per gestire le conseguenze della violazione.
L'analisi dei dati rubati ha rivelato che alcuni file risalgono al dicembre 2022, suggerendo che l'attacco potrebbe aver colpito un server di backup dell'azienda. Questo dettaglio evidenzia come la violazione possa essere avvenuta molto prima della sua scoperta e come i dati rubati abbiano continuato a essere vulnerabili per diversi mesi.
Il terzo grave attacco informatico subito da Toyota
Questo attacco rappresenta il terzo grande incidente informatico subito da Toyota negli ultimi anni. Nel 2019, i dati di oltre 3 milioni di clienti furono rubati, mettendo a rischio informazioni personali e finanziarie. Successivamente, nel 2022, Toyota Financial Services fu vittima di un attacco ransomware che compromise gravemente i suoi sistemi. A questo si aggiunge la scoperta, nello stesso anno, di una fuga di dati riguardante 2,150,000 clienti, causata da una configurazione errata del cloud.
Nonostante Toyota abbia implementato misure di sicurezza avanzate per prevenire tali incidenti, questi attacchi dimostrano quanto siano sempre più sofisticate le minacce informatiche a cui sono esposte le aziende.
Proteggere completamente i dati aziendali risulta sempre più complesso, anche per una società con risorse considerevoli come Toyota. Questo incidente evidenzia la necessità di migliorare ulteriormente le strategie di sicurezza informatica per affrontare minacce sempre più evolute e proteggere i dati sensibili da futuri attacchi.