Tinder sta testando una nuova funzionalità che sfrutta l’intelligenza artificiale per migliorare le abilità di flirt degli utenti, offrendo un gioco basato su conversazioni romantiche con personaggi virtuali. Al momento disponibile negli Stati Uniti per gli utenti iPhone, questa novità, alimentata dal modello GPT-4 di OpenAI, consente agli utenti di interagire vocalmente con personaggi virtuali che simulano incontri romantici improvvisati.
Un giornalista del Washington Post ha avuto l'opportunità di provare questa funzione, chiamata "Game Game", con risultati tutt'altro che entusiasti. L'obiettivo del gioco è guadagnare punti per risposte considerate affascinanti o spiritose, mentre si perdono punti per interazioni giudicate impertinenti o strane. L'esperienza del giornalista, tuttavia, si è conclusa con ben tre "scaricamenti" virtuali da parte dei personaggi AI, che hanno "interrotto" la conversazione.
Nel primo scenario, impersonando un viaggiatore in un aeroporto, l'utente ha cercato di avviare una conversazione educata, ma la risposta del gioco suggeriva di utilizzare un umorismo più personale per creare una connessione emotiva. Nel secondo caso, un altro tentativo di flirt durante un matrimonio a Dallas con un personaggio di nome Andrew è stato mal interpretato, con battute scherzose che sono state considerate distaccate anziché coinvolgenti.
Cosa capiamo da questo esperimento?
L’articolo sottolinea come questa esperienza abbia replicato alcuni degli aspetti più frustranti del flirt nel mondo reale, come incomprensioni e dinamiche di potere scomode, ma senza la parte emozionante e intrigante del processo di conoscenza.
Nonostante la funzionalità sia stata lanciata il primo aprile, quasi come una trovata pubblicitaria, la vicepresidente di Tinder, Hillary Paine, ha sottolineato che l'AI giocherà un ruolo significativo nel futuro degli incontri online, aggiungendo che il gioco è pensato per essere "leggero e sciocco". Secondo Paine, le generazioni più giovani, in particolare la Gen Z, potrebbero apprezzare l’imbarazzo che queste interazioni provocano, se queste portano a una connessione più autentica.
L'articolo suggerisce, però, che questo tentativo da parte di Tinder di integrare l'intelligenza artificiale nella propria piattaforma possa rappresentare una mossa poco ponderata. Mentre le app di incontri come Tinder e Bumble stanno perdendo utenti a causa della "stanchezza da app", l’uso dell’AI sembra essere una strategia per cercare di stimolare una nuova crescita. Altre applicazioni, come Rizz e Teaser, già propongono l'uso dell'AI per suggerire frasi o creare chatbot personalizzati, mentre app come Replika, dedicate ai "compagni AI", vantano milioni di utenti.