TikTok sta testando una novità che potrebbe non fare piacere a tutti gli utenti. Come riferito dai colleghi di Android Authority, la piattaforma starebbe testando una nuova versione dell’app, priva di pubblicità. Gli utenti potranno accedervi sottoscrivendo abbonamento mensile di 4,99 dollari al mese. TikTok ha poi confermato la notizia alla testata TechCrunch, sottolineando però che la fase di test non è attiva negli Stati Uniti, ma in un altro mercato di lingua inglese al di fuori degli U.S.A. (senza specificare il paese). A quanto pare, l’abbonamento eviterà soltanto la visualizzazione degli annunci pubblicati da TikTok e lascerà visibili le campagne di influencer marketing. Ciò significa che sottoscrivere l’abbonamento non sarà utile a combattere le sponsorizzazioni “non dichiarate” che gli influencer fanno del proprio brand sulla piattaforma.
TikTok a pagamento: un possibile cambiamento sulle orme di X
Com’è noto, la maggior parte dei guadagni di TikTok proviene proprio dalla pubblicità. La piattaforma dispone infatti di alcuni meccanismi di compartecipazione alle entrate pubblicitarie per i creator. Inoltre, la piattaforma offre anche una funzione di abbonamento Live, che permette agli utenti di abbonarsi alle dirette di un creator. Tuttavia, questa è la prima volta che l’azienda parla apertamente di un abbonamento per utilizzare la piattaforma senza pubblicità.
L’arrivo di un social network a pagamento non è una novità. Già nei mesi scorsi Elon Musk ha lanciato infatti il servizio X Premium, che offre spunte blu a pagamento e altri servizi plus. Tuttavia, anche la versione a pagamento di X prevede la pubblicità. TikTok seguirà le orme di Elon Musk? Al momento non è dato saperlo. Non è stato nemmeno chiarito se questa nuova versione offrirà altre funzioni aggiuntive per gli utenti o solo il blocco della pubblicità. L’azienda cinese ad oggi rimane un po’ criptica sull’argomento, poiché non ha nemmeno dato per certo l’arrivo a livello globale di questa nuova versione. Sempre a TechCrunch, TikTok ha infatti dichiarato che “i test su piccola scala non indicano che il lancio di un prodotto sia inevitabile”.