L'industria videoludica è sicuramente una delle più floride del mondo dell'informatica. Il suo successo è dettato da modelli e stili che via via nel tempo si sono evoluti, adattandosi al contesto moderno e ovviamente sfruttando le nuove tecnologie. Tuttavia ci sono dei classici che non invecchiano mai, come ad esempio Tetris lo storico videogioco di origine russa che proprio in questi giorni ha compiuto 35 di vita.
Era infatti il 1984 quando Alexey Pajitnov, Dmitry Pavlovsky e Vadim Gerasimov diedero vita alla prima versione di Tetris. In Italia il titolo sarebbe arrivato solo nel 1986 e da allora è stato riproposto in una serie infinita di varianti per tutte le piattaforme.
Una delle versioni più recenti è Tetris 99 di Nintendo, dedicata alla sua console Switch, che ripropone questo grande classico assieme ad alcuni elementi delle battle royale. Il successo di Tetris 99 è il segno evidente di come questo semplice gioco abbia delle logiche di fondo che tutt'oggi rimangono divertenti.
L'edizione che ha reso Tetris una pietra miliare del mondo del videogioco è stata però quella del 1989 per Gameboy. L'azienda di Kyoto ha infatti sdoganato il gioco a livello mondiale grazie alla sua famosa console portatile.
Tetris è un gioco che ha appassionato non solo i videogiocatori ma anche diversi matematici e studiosi, che negli anni hanno confermato che gli algoritmi che stanno dietro a Tetris lo renderebbero praticamente infinito e imbattibile.
La sequenza con la quale vengono lasciati cadere i tetramini, ovvero le forme geometriche che compongono il gioco, prima o poi mette in crisi qualsiasi giocatore umano. Inoltre, diverse ricerche hanno evidenziato che basterebbe giocare a Tetris per mezzora al giorno, in un arco temporale di 90 giorni, per avere benefici nelle proprie capacità cognitive.