Abbiamo parlato diverse volte dei rischi in cui si può incorrere sviluppando o utilizzando applicazioni e device IoT (Internet of Things). Questo settore ha infatti un potenziale incredibile, ma senza i necessari protocolli di sicurezza ci si espone a seri pericoli di furto dei dati.
In questi anni il settore delle automobili si è aperto notevolmente alle innovazioni garantite dalle tecnologie legate agli oggetti connessi, tuttavia i produttori di autovetture non sembrerebbero essere sempre attenti agli aspetti inerenti la sicurezza, è capitato quindi che alcuni modelli integrati con tecnologie IoT subissero attacchi informatici di vario tipo, a tal proposito è possibile citare il caso di Tesla e in particolare della Model S che è stata uno degli obbiettivi preferiti di utenti malintenzionati.
Negli anni Tesla è diventata però sempre più sensibile al tema della sicurezza informatica. Di recente l'azienda guidata da Elon Musk ha deciso per esempio di diventare uno degli sponsor della Pwn2Own, competizione tra hacker che ha come scopo quello di riuscire ad individuare delle vulnerabilità in specifici software che in precedenza erano ritenuti o erano stati dichiarati privi di problematiche.
Tesla ha dunque lanciato il guanto di sfida a tutti gli hacker presenti alla competizione che si terrà a marzo nella città di Vancouver in Canada. Tra i vari device e software nei quali scovare falle sarà presente anche una Tesla Model 3 messa a disposizione dall'azienda ed accessibile a tutti gli esperti intenzionati a sfidare i sistemi di sicurezza improntati dalla casa produttrice.
Le ricompense in palio raggiungono un totale di 900 mila dollari. Tesla è particolarmente interessata alla scoperta di vulnerabilità legate al gateway dell'auto che gestisce il motore e le batterie, ma sono presenti anche diversi altri obbiettivi come le funzioni di autopilota e o il sistema di antifurto stesso.
Via Teslarati