Un'analisi recente condotta da NewsGuard, un'organizzazione che si occupa di monitorare le notizie false su Internet, ha messo in luce un dato preoccupante: Telegram è diventato uno dei principali strumenti per la diffusione di disinformazione sulla guerra in Ucraina.
Dall'inizio del conflitto, NewsGuard ha individuato oltre 243 notizie false o ingannevoli riguardanti la guerra. Di queste, circa il 42% è stato diffuso tramite Telegram. Questo significa che quasi la metà delle fake news smentite dalla piattaforma ha trovato ampia diffusione su questa popolare applicazione di messaggistica.
I contenuti di disinformazione presenti su Telegram coprono vari aspetti, dai video manipolati che raffigurano il presidente ucraino Zelensky in contesti compromettenti, a documenti falsificati, fino a notizie inventate su presunte vittime civili. Secondo NewsGuard, gran parte di questi contenuti è creata da canali anonimi vicini al Cremlino, ma anche da influencer e politici filorussi. Spesso, i creatori di queste notizie imitano il formato di media occidentali rispettabili, come la BBC, al fine di rendere i contenuti più credibili agli occhi del pubblico.
Perché la disinformazione è così comune su Telegram?
La predilezione per Telegram da parte di chi diffonde disinformazione non è casuale. La piattaforma offre un elevato grado di libertà di espressione e permette di condividere rapidamente contenuti, fattori che la rendono ideale per chi vuole propagare notizie false. Inoltre, la difficoltà nel risalire alla fonte originaria delle informazioni su Telegram rende difficile fermare la diffusione di fake news.
Le conseguenze della disinformazione possono essere devastanti. La circolazione di notizie false ha il potere di manipolare l'opinione pubblica, creare tensioni e persino influenzare decisioni politiche e militari. Nel caso della guerra in Ucraina, la disinformazione è spesso usata come strumento di propaganda per screditare l'avversario e giustificare azioni belliche.
Per affrontare questo problema, è essenziale verificare sempre le fonti delle informazioni, rimanere scettici di fronte a notizie sensazionali e supportare il giornalismo indipendente che fornisce notizie verificate. Inoltre, segnalare le fake news alle piattaforme digitali e alle autorità è un passo importante per fermarne la diffusione.