A differenza di Signal o WhatsApp, Telegram non offre la crittografia end-to-end per impostazione predefinita. Gli utenti devono attivare manualmente le "Chat Segrete" per ottenere la crittografia completa, il che potrebbe non essere noto a tutti gli utenti.
Inoltre, Telegram utilizza un algoritmo di crittografia proprietario, che ha sollevato dubbi sulla sua robustezza rispetto a soluzioni già collaudate e ampiamente accettate dalla comunità di esperti di sicurezza. L'app conserva anche una grande quantità di dati degli utenti, inclusi i contenuti di tutte le comunicazioni non crittografate end-to-end. La dichiarazione di Durov sulla forza lavoro ridotta ha suscitato preoccupazione tra gli esperti di sicurezza informatica. Gestire la sicurezza di una piattaforma così vasta e sensibile con solo 30 ingegneri appare insufficiente.
Lemme guess, none of these 30 staff include privacy or compliance people, and zero third-party audit is ever done to review potential security controls restricting access to users' data. "Please trust us" is not how security works. https://t.co/w7PBkU0TJR
— JP Aumasson (@veorq) June 22, 2024
La popolarità di Telegram: tra hacker e fake news
Inoltre, la mancanza di un responsabile della sicurezza dedicato e di un team adeguato per la gestione della sicurezza solleva ulteriori dubbi sulla capacità di Telegram di proteggere i dati degli utenti e di resistere agli attacchi informatici. Gli esperti temono che Telegram possa essere vulnerabile non solo agli attacchi da parte di hacker, ma anche alle richieste di dati da parte dei governi.
La popolarità di Telegram tra criminali, hacker, estremisti e venditori di disinformazione la rende un obiettivo appetibile per gli attacchi informatici. Gli strumenti per le criptovalute e la grande quantità di denaro che viaggia sulla piattaforma aumentano il rischio di furti digitali. Le rivelazioni di Durov sulla scarsa forza lavoro in materia di sicurezza alimentano le preoccupazioni già esistenti sulla piattaforma.
Le dichiarazioni di Durov hanno portato molti esperti a consigliare agli utenti di riconsiderare l'utilizzo di Telegram per comunicazioni sensibili e di valutare alternative più sicure. La scarsa attenzione di Telegram alla sicurezza, unita al suo vasto bacino di utenti e ai dati sensibili che gestisce, rappresenta un rischio significativo per la privacy e la sicurezza degli utenti.
Se vuoi aggiornamenti su su questo argomento inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.