Un interessante editoriale di Pierluigi Di Bartolomeo tira le somme di quello che, nascosto dietro i festosi annunci di Telecom Italia, altro non è se non un aumento del digital divide imperante in Italia. L'associazione Anti Digital Divide si occupa da tempo dello sviluppo dell'ADSL in Italia e con una sorta di mappatura del territorio sta ora tentando di capire la reale entità del problema (spesso nascosto dietro statistiche fuorvianti, dati parziali e report incompleti).
Nell'editoriale viene riportata un'intervista all'AD di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero, nella quale si palesa la possibilità di un prossimo nuovo aumento della capacità di banda della ADSL nostrana (8 mega, forse di più). Così Giuseppe Turani spiega per Repubblica.it le parole di Ruggiero:
[...] è solo l'antipasto. Infatti il sistema è in grado di decollare nel giro di un anno o poco più addirittura verso i 20 mega, una volta sistemate tutte le procedure per le autorizzazioni e le tariffe. Si tratta cioè solo di una questione commerciale. Ma il sistema della IPTV è pronto per spostarsi sui 20 mega. E, a quel punto (forse nel 2007, in Italia) la IPTV cambierà di nuovo faccia perché diventerà una tv a alta definizione. E sempre, ovviamente, con la possibilità di navigare in Internet e di telefonare.
In conclusione: entro breve ci sarà un'Italia che vedrà una super-televisione di nuova generazione, godrà dei benefici della banda larga e spenderà 50 euro al mese per avere tutto cià, e un'Italia con molte marce in meno che non godrà di alcun servizio pur pagando molto di più. E l'Italia penalizzata sarà quella di provincia, quella che storicamente ha trainato il paese fuori dai problemi più di una volta, quella alla quale oggi le nuove tecnologie non sembrano voler restituire neppure un briciolo di gratitudine. Un'Italia a due marce, però, non è un modello che può definirsi vincente.
Triple play, ovvero telefono, computer e tv tutto in uno: il neologismo, frutto della convergenza mediale che sta coinvolgendo tutti i mezzi di comunicazione, sarà dunque un beneficio a disposizione solo di qualcuno. Niente di nuovo, tutto sommato. E pensare che in Francia, per 30 euro al mese o poco meno, il nome Alice significa:
- ADSL 20 mbit/s
- Telefonate nazionali illimitate
- Tariffe vantaggiose per le chiamate internazionali e verso i cellulari
- Decine di servizi gratuiti, che naturalmente in Italia sono a pagamento
- Abbonamento telefonico incluso, con portabilità del numero gratuita e quindi la possibilità di avere un solo operatore
- Modem Wi-fi, USB/Ethernet compatibile con ADSL2+ e TV
- Televisione via Internet
- Servizio clienti, spese di attivazione ed eventuale annullamento, gratuite