Se nell´ambito "home" il sistema operativo del pinguino equipaggia un numero davvero esiguo di host (desktop, notebook, netbook), nelle rimanenti tipologie di computer e dispositivi elettronici d´ogni genere i numeri sono decisamente invertiti.
Lo strapotere nel mobile, l´enorme e crescente diffusione su server (aziendali, web server, mail server, DNS server e via discorrendo) e mainframe non eguagliano, se ragioniamo in termini percentuali, il vuoto assoluto che Linux sa fare dietro di sé quando il dominio è rappresentato dai supercomputer.
Robustezza, velocità, duttilità, scalabilità e gratuità sono le qualità che fanno preferire al novantuno virgola quattro per cento dei TOP 500 supercomputer mondiali (il più veloce tra essi compreso) il deploy di Linux, come risulta dall´ultimo rapporto Top500.org.
Tra i sistemi operativi "non *nix" troviamo solo Microsoft Windows, che con la sua versione ad-hoc equipaggia ben... 1 computer su 500 (in calo rispetto all´ultima rilevazione), nonostante si dica "costi meno che Linux".
SUSE, Red Hat e CentOS le distribuzioni che vanno per la maggiore, accanto a distribuzioni create specificatamente per lo scopo cui sono destinate dagli addetti ai lavori.