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Credo che non ci sia nulla di peggio a livello di user experience dei messaggi di errore scarsamente informativi o, peggio, confusi e fuorvianti. Il problema non sta tanto nello scegliere una validazione cumulativa o campo per campo, quanto piuttosto nello scrivere dei messaggi che indentifichino realmente l'errore e aiutino l'utente nella correzione.
Ecco alcune 'bad practices' che mi è capitato di vedere:
- Messaggi indistinguibili dal resto del testo. L'utente fa fatica ad individuare visivamente l'errore e spesso riinvia il form senza correggere. Usare i CSS in questi casi è quanto meno d'obbligo.
- Messaggi vaghi. "Si è verificato un errore" è forse la cosa peggiore. Meglio "La data da te fornita non è valida. La data deve essere nel formato gg/mm/aaaa (giorno/mese/anno)".
- Mancanza di note esplicative sull'uso del form. Le note esplicative, come "i campi contrassegnati da un asterisco sono obbligatori" andrebbero inserite all'inizio del form, in modo da ridurre le possibilità di errore nella compilazione.
- Invio parziale dei dati. È forse la cosa peggiore in assoluto. Mi è capitato di dover usare un altro indirizzo email perché quello precedentemente inserito risultava già in uso. In questi casi è bene bloccare del tutto l'invio dati fino a quando il form non è stato compilato correttamente.
Credo che sia necessario indentificarsi con l'utente e guardare le cose dal suo punto di vista. Questo ci eviterà inutili perdite di tempo o fastidiosi rush per correggere degli aspetti della validazione che certamente richiedono più attenzione dal punto di vista dell'interazione con l'utente.