Sui contest di grafica e design

Sempre puntuale con le sue utili segnalazioni, Andrea 'Epper' mi manda il link a questa pagina del sito dell'AIGA in cui l'associazione professionale dei designer americani espone il suo punto di vista rispetto ai contest di grafica e design organizzati da molte aziende che attraverso questi concorsi vanno alla ricerca di loghi o altre soluzioni grafiche facendoseli di fatto realizzare dai partecipanti.

La posizione dell'AIGA è estremamente negativa, dal momento che, sintetizzando, in questo tipo di contest vede un qualcosa di squalificante per la deontologia professionale del designer.

In un altro articolo di cui Andrea mi ha mandato degli estratti (ma di cui non trovo traccia sul sito di netmag.co.uk dove è apparso) Andy Rutledge parla senza mezzi termini di "mancanza di rispetto per sé stessi" da parte dei tanti che si affrettano a inviare le proprie creazioni. Ho poi trovato un corposo e recente articolo apparso su Fast Company anch'esso molto critico verso queste pratiche. Traduco il pezzo iniziale:

Molte aziende, pur essendo sicuramente in grado di spendere delle grosse cifre per pagare un servizio professionale di graphic design, hanno scoperto che la tentazione di 'vincere un concorso' è in grado di coinvolgere un gran numero di designer attirati dalla possibilità  di ottenere pochi minuti di fama, un po' di gloria e forse del denaro e dei premi, tutte cose che in nessun modo hanno il valore dato a questo sforzo creativo sul libero mercato.

Come vi ponete di fronte a questo fenomeno? Qualcuno ha partecipato a questo tipo di contest?