È ormai chiaro che Spotify abbia deciso di potenziare il proprio servizio con funzioni basate sull’intelligenza artificiale. La recente notizia della traduzione automatica dei podcast è una prova tangibile di ciò. Tuttavia, la piattaforma non sembrerebbe volersi fermare qui. Recentemente, Chris Messina, l’ideatore del celebre hashtag di Twitter, ha infatti scoperto una nuova funzionalità che potrebbe essere presto integrata su Spotify. Si tratta delle playlist basate sull’intelligenza artificiale generativa. Messina ha trovato i riferimenti a ciò nel codice dell’applicazione e ha prontamente pubblicato degli screenshot che fanno riferimento a "playlist AI" e "playlist based on your prompts" sul suo profilo Meta Threads (concorrente di X, non ancora presente in Italia).
Come funzioneranno le playlist AI su Spotify
Gli utenti Spotify dovrebbero essere in grado di generare playlist basate sull’AI inserendo semplicemente un comando testuale. Secondo quanto teorizzato da Messina, questa funzione dovrebbe essere disponibile per Spotify Blend. Si tratta di una playlist condivisa (è possibile invitare fino a 10 amici), che mixa la musica ascoltata dagli utenti. Questa viene aggiornata giornalmente con i brani basati sull’attività degli utenti. Le nuove stringhe di codice con questa novità sono state scoperte nell’ultima build di Spotify e ciò indica che si tratta di una funzione in vifasea di sviluppo. Bisogna comunque ricordare che, come sempre, non tutte le funzionalità testate vengono poi rilasciate in via ufficiale. Tuttavia, Spotify non ha problemi ad integrare l’intelligenza artificiale sulla piattaforma. Un altro esempio di ciò (oltre alla già citata traduzione automatica dei podcast) è l’arrivo di DJ AI, funzionalità che consiglia nuovi brani in base ai gusti musicali degli utenti.
Spotify non è nuova a questo tipo di novità. Lo scorso marzo la piattaforma ha integrato una funzionalità chiamata Niche Mixes, che permette agli utenti di trovare playlist uniche utilizzando parole chiave nel campo della ricerca. Ad oggi l’azienda statunitense non ha confermato né smentito la notizia. Tuttavia, è molto probabile che nei prossimi mesi Spotify rilasci questa nuova funzione in via ufficiale.