Con il consueto tono tagliente, la webzine The Inquirer prende posizione contro quella che all'autore dell'articolo (Charlie Demerjian) sembra essere una tendenza sempre più fastidiosa. A rincarare la dose ci pensano poi quelli di Techdirt.
Si parla della suddivisione degli articoli in più pagine su siti di news e simili (lo facciamo anche su HTML.it, per esempio). Secondo Demerjian si tratta di una pratica dettata esclusivamente da ragioni di marketing (più pagine = più pubblicità servita all'utente) e che non tiene conto delle reali esigenze di chi legge (l'unica opzione per una lettura in pagina singola, quando c'è, è rappresentata dalla versione per la stampa).
Secondo me non si tratta solo di una questione di impression, e sono convinto che spezzare il contenuto, specie per articoli lunghi e complessi, possa aiutare a seguire meglio quanto si legge. Mi piacerebbe sentire cosa ne pensate.