Dopo aver subito il contraccolpo derivante dall’integrazione di adware, crapware e altro software indesiderato nei download disponibili sulla piattaforma, SourceForge sarebbe ora in procinto di rinnovarsi abbandonando i bloatware. La missione è riconquistare la fiducia di utenti e sviluppatori che è stata perduta in questi anni.
Il problema di SourceForge, nota piattaforma per lo sviluppo collaborativo, è noto da tempo e consiste (consisteva?) nella possibilità di integrare software non richiesto nei download tramite il programma DevShare; i fornitori del suddetto software pagano SourceForge, che poi gira parte dei guadagni agli autori dell'applicazione “contaminata” con il bloatware.
Sviluppatori e tool di alto profilo hanno descritto il programma DevShare come uno scandalo inaccettabile, e non si contano le defezioni di chi ha preferito abbandonare in via definitiva SourceForce per non rischiare di perdere la propria reputazione presso gli utenti finali.
Ora che però SourceForge – e il marchio consociato Slashdot – sono stati venduti a BIZX, la nuova proprietà ha dichiarato l’intenzione di ritornare alla popolarità e all'autorevolezza di un tempo.
Il programma DevShare è stato completamente eliminato, ed questo dovrebbe essere soltanto l’inizio di un cammino che si preannuncia lungo e non privo di difficoltà – prima fra tutte la disponibilità di concorrenti oggi più affermati, funzionali e a prova di adware come GitHub.
Via | gHacks Tech News