Sony Ericsson ha rilasciato un ambiente per lo sviluppo di applicazioni per sistemi mobile. WebSDK, questo il nome del tool open source rilasciato lo scorso 19 novembre al Web 2.0 EXPO di New York, promette di essere uno strumento cross-platform e con una curva di apprendimento praticamente nulla.
Gli sviluppatori usando i mattoni del Web, HTML, CSS e JavaScript, potranno sviluppare applicazioni da far girare su tutti gli ambienti, i cellulari, gli smartphone, che supportano WebSDK. La piattaforma nativa del sistema verrà abilmente mascherata da WebSDK. Al momento le uniche due piattaforme supportate sono Android e Symbian, e non è poco.
WebSDK include al proprio interno una sorta di "plugin" JavaScript che consente l´accesso diretto alle risorse del sistema, quindi al GPS, all´Accelerometro, alla Photo e Video Camera, al Vibratore, al sistema di gestione dei contatti, del suono e della multimedialità. Insomma, la User Interface verrà disegnata in HTML/CSS, verrà poi programmata in Javascript, e si potrà fare col dispositivo tutto quello che viene normalmente fatto da un´applicazione nativa.
Sony Ericsson ha rilasciato il prodotto in collaborazione con PhoneGap, una comunità open source che sviluppa proprio un omonimo framework per i cellulari e smartphone. L´ambiente di sviluppo include al proprio interno anche un simulatore del dispositivo con tanto di possibilità di simulazione del GPS, dell´orientamento e della vibrazione. È incluso anche un debugger real-time. Come dire: "quello che vedi e fai nell´ambiente di sviluppo, sarà quello che vedrai e farai sul cellulare".
La ritenete una bella mossa? Oppure l´ennesima trovata pubblicitaria per attrarre l´attenzione? Quel che è certo è che il mondo degli ambienti di sviluppo per smartphone si popola di un ulteriore strumento. Si sta trasformando in una giungla di tecnologie e ambienti?