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Social Media: i 5 trend per il 2017

Social Media: i 5 trend per il 2017
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In un'universo sempre più interconnesso e dettato dalla fruizione mobile, sia la progettazione di un servizio web che la promozione di un prodotto non possono prescindere dai social media. Si tratti di Facebook, Twitter, Instagram o di qualche piattaforma più di nicchia, cresce senza sosta l'approvvigionamento informativo da queste fonti, a discapito del traffico più organico. I social media, tuttavia, sono per loro natura dinamici e, per questo, si caratterizzano nel tempo per tendenze e modalità comunicative diverse. Quali sono, di conseguenza, i trend che più caratterizzeranno il mondo social in questo 2017 appena cominciato?

Parlare di social network significa rivolgersi a un nugolo ben nutrito di attività e discipline diverse: dal design di interfacce alla promozione di prodotti e servizi, passando per lo studio della comunicazione visiva e della tipografia. Le tendenze che si proporranno, di conseguenza, non possono che essere affrontate in modo multidisciplinare, pena la perdita della loro efficacia. Nel 2017 si assisterà al consolidamento di alcuni dei trend già sperimentati nel 2016, a cui se ne aggiungeranno di nuovi. Di seguito, i 5 più probabili.

  • Social messaging: si parla di continuo dell'impatto e dell'utilità dei social network, eppure ci si dimentica altrettanto di sovente di considerarli mezzi di comunicazione, prima ancora che d'informazione. La gran parte degli iscritti a Facebook e analoghi, infatti, sfrutta queste piattaforme principalmente per comunicare con i propri contatti e, ancora, per interagire con personaggi pubblici o istituzioni. Per questo motivo, una strategia orientata ai social non potrà evitare, nel corso del 2017, un focus sulla messaggistica. Utile, di conseguenza, sarà predisporre servizi di risposta rapida, anche spostando online parte del customer care in caso di aziende, oppure sfruttare il passaparola nelle chat private per la promozione di un prodotto. Una recente ricerca pubblicata da Forbes, ad esempio, dimostra come il 62% dei Millennials sia più incline a rimanere fedele a quei brand con cui riescono a interagire direttamente sui social;
  • Bots: non sempre si hanno le risorse, sia di tempo che economiche, per costruire un team che si faccia carico delle richieste social degli utenti e che possa rispondere a ogni questione tramite messaggistica privata. Per questo i bots, detti anche chatbots, diventeranno sempre più importanti nel 2017: consentono risposte immediate sulle questioni più comuni, garantendo all'utente un'esperienza d'assistenza comunque soddisfacente;
  • Autenticità: in un periodo in cui si parla sempre più di frequente di "fake news”, di bufale e del ruolo dei social network per veicolare messaggi irreali o fin troppo biased, si assiste a un lieve calo della fiducia degli utenti più giovani - in particolare i Millennials - in queste piattaforme come canali informativi. Per questo, nei prossimi mesi si stima otterranno un'impennata di consensi quelle aziende, o quei privati, che saranno in grado di garantire un servizio il più possibile autentico, sia curando l'immagine del marchio o del servizio proposto, sia fornendo informazioni da fonti certificate e credibili. Un fatto che coinvolgerà, anche in modo forzato, soprattutto il settore editoriale: utile potrà essere la predisposizione di un team specifico, da affiancare alla redazione;
  • Engagement VS Baiting: il 2016 è stato l'anno dell'esplosione delle tecniche di engagement per l'utente social, dalla condivisioni di video e GIF animate, fino allo sfruttamento di tutte le strategie utili a solleticare l'empatia del navigatore social. Allo stesso tempo, però, l'anno è stato anche caratterizzato per un ampio ricorso al click-baiting, una tecnica che, per quanto possa garantire traffico nel breve periodo, rischia di essere estremamente deleteria nel lungo. Sul fronte dell'engagement, il 2017 sarà all'insegna del raffinamento: non sarà più sufficiente condividere GIF qualsiasi o video di gattini, poiché gli utenti vorranno approfittare di contenuti appositamente creati. Tra le alternative di maggiore successo, i brevi video quadrati di infotaining: gli utenti vengono attratti da queste rapide storie, poiché autoevidenti e dalla comprensione facile grazie alla presenza di didascalie. Il click-baiting, invece, dovrà essere progressivamente abbandonato: recenti ricerche non solo dimostrano come sia percepito come un noioso mezzo dagli utenti, ma spinge questi ultimi ad abbandonare gli approdi social che ne fanno abuso;
  • Realtà aumentata e streaming: senza troppe sorprese, i social network potrebbero ben presto sposare la realtà aumentata, dopo un 2016 di importanti segnali, basti pensare al successo di applicazioni quali Pokémon GO. Sembra che Facebook sia già al lavoro su questo fronte e, sebbene le declinazioni non siano ancora note, bisognerà approfittarne sin da subito. Ad esempio, non si esclude la possibilità che l'utente, spostandosi nella sua città armato di smartphone, possa ricevere tutte le informazioni su un marchio inquadrandone la sede o un cartellone pubblicitario, per poi essere dirottato sui relativi canali social. Nel mentre, crescerà il ricorso ai Live Streaming, sia video che audio, come forma d'elezione per la comunicazione social.

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