Dopo più di quattro mesi mesi di test, Skype ha rilasciato la versione stabile 2.0 del suo client VOIP per Linux. Rispetto alla versione 1.4 la novità principale è la possibilità, richiesta a furor di popolo, di effettuare le video chiamate.
Le differenze dalla precedente beta riguardano soprattutto la correzione di una lunghissima lista di bug, consultabile sul developers.skype.com, e l´introduzione di nuove traduzioni, grazie alle quali ora Skype per Linux è disponibile in più di venti lingue differenti.
Tra le feature minori si nota una nuova impostazione della privacy, per impedire l´invio del numero di contatti presenti nella propria lista, un aggiornamento delle funzioni API disponibili ai programmatori, una gestione migliorata dei costi delle chiamate effettuate con SkypeOut, e alcuni dettagli grafici, come l´ombra per gli avatar e un´icona speciale per i contatti collegati tramite uno Skype Phone.
Skype 2.0 per Linux è disponibile per la maggior parte delle distribuzioni in circolazione, tra cui Ubuntu, Debian, Fedora, OpenSUSE, Mandriva e non solo.
Se la vostra distribuzione non compare nell´elenco, è possibile scaricare dei pacchetti generici, tra i quali consiglio quello che include le librerie Qt 4 (su cui Skype si affida per l´interfaccia).
Anche se resta sempre consigliabile l´utilizzo di protocolli aperti e standardizzati come il SIP, non si può negare che con i suoi milioni di utenti Skype sia una piattaforma che fa piacere avere su Linux. E fa piacere che alcune aziende come Skype non snobbino completamente il pinguino.