Non è semplice amministrare un sito dal punto di vista SEO, poiché questa attività è costantemente sottoposta alle variazioni degli algoritmi dei motori di ricerca, nonché alle sempre diverse richieste di indicizzazione. Considerato come gli scopi di crescita personali non siano sempre perfettamente convergenti con le richieste degli stessi motori di ricerca, le operazioni SEO si trovano di frequente di fronte a dei trade-off, ovvero a dei bivi. Quali sono i più frequenti, quali i pro e i contro e, soprattutto, come orientarsi?
Naturalmente, ogni sito rappresenta un universo unico nel suo genere, di conseguenza non esistono regole universali per poter prendere la direzione giusta di fronte a questi bivi. È però possibile apprenderne alcuni elementi che potrebbero rendere la scelta più semplice.
Traffico contro Rilevanza
Uno dei trade-off più frequenti in ambito SEO è quello fra traffico e rilevanza. Non è infatti semplice raggiungere entrambi gli obiettivi contemporaneamente e molto spesso si è costretti a sacrificare un ambito a discapito dell'altro o, ancora, a trovare soluzioni di metà strada.
I vantaggi del privilegiare il traffico sulla rilevanza derivano dalla possibilità di aumentare velocemente pagine viste e visitatori, aumentando la possibilità anche di ottenere link naturali al proprio sito. Puntare tutto sul traffico, però, può portare a un'utenza poco specifica, a un'indicizzazione non mirata sui motori di ricerca, a perdere velocemente la posizione duramente conquistata poiché, ovviamente, si gioca su keyword estremamente competitive.
Al contrario, puntare sulla rilevanza porta a una diminuzione del traffico, ma aumenta la qualità dei visitatori, nonché la possibilità si verifichino maggiori conversioni, ad esempio per un portale dedicato alla vendita di prodotti e servizi. È inoltre utile per rafforzare la fiducia nel brand, per conquistare utenza target, ottenere link naturali rilevanti e ben visibili.
Per contro, questo approccio può essere molto difficile da raggiungere, soprattutto quando non si ha ancora un bacino di utenti stabili, e ovviamente non può essere sfruttato se l'obiettivo è ottenere entrate sul fronte pubblicitario, dove il traffico conta maggiormente.
Contenuti Target contro Generici
Ovviamente, gran parte dell'attività SEO è focalizzata sulla produzione di contenuti non solo in grado di ottenere una buona indicizzazione e alimentare sia traffico e rilevanza, ma anche in grado di catalizzare le attenzioni dell'utente. Nasce quindi l'esigenza di ragionare sul target: è meglio produrre contenuti che siano il più possibile targetizzati, per conquistare utenza specifica, oppure più generici per allargare il proprio bacino?
Quando si scelgono contenuti target, solitamente ci si riferisce a utenti molto specifici e settorializzati, si tratti dell'ambito della moda, della tecnologia e molto altro ancora. Il vantaggio principale è quello di aumentare la fiducia dei visitatori, ottenendo link autorevoli utili a livello di indicizzazione, nonché sfruttando la possibilità di divenire un riferimento di settore. Lo svantaggio, invece, è quello di perdere traffico dovuto a utenti non così esperti, ad esempio i neofiti o chi manifesta una blanda curiosità, impedendo possano generare conversioni.
Se si privilegiano i contenuti generici, quindi comprensibili ai più, il target si allarga incredibilmente, aumentando sensibilmente le possibilità di ottenere un buon traffico. Anche il passaparola diventa più veloce, così come la possibilità di sfruttare keyword competitive, ma normalmente si tratta comunque di utenza poco specifica, poco incline alla conversione e poco utile per far circolare il proprio nome fra chi davvero conta nel settore. Ancora, può sottoporre il sito a estreme variazioni a livello di indicizzazione, proprio poiché la competizione è spietata.
Trend contro Evergreen
Ultimo trade-off frequente è quello tra contenuti che inseguono trend momentanei e altri che, invece, nascono per durare nel tempo. Nel primo caso, si ha la possibilità di aumentare velocemente il traffico, inserendosi in conversazioni virali o battendo sull'argomento del momento, ma normalmente si tratta di un approccio orientato a utenza poco specifica, volubile, i cui interessi mutano velocemente. Inoltre, non ha grande utilità in termini di indicizzazione, poiché l'azione mirata del SEO è orientata al "qui e ora", anziché sul lungo periodo.
La produzione di evergreen, invece, garantisce più chances a livello di indicizzazione, anche su keyword competitive, e alimenta il traffico organico, quello che ha più possibilità di perdurare nel tempo e generare conversioni. Il limite di un approccio unicamente incentrato sugli evergreen, però, è che richiede tantissimo tempo per scalare l'indicizzazione e per portare traffico davvero utile.