Ci sono situazioni in cui un sito web risulta gravemente compromesso da penalizzazioni e handicap di ogni genere, non dovuti soltanto a trucchi dell'ultim'ora ma anche ad una progettazione poco efficace, ad un'implementazione di nuove aree e contenuti avvenuta in modo scriteriato, senza controllo o supervisione attenta.
Se si dovesse arrivare a toccare il fondo, senza vedere risultati tangibili in un ragionevole lasso di tempo, la soluzione estrema potrebbe essere quella di ricominciare da zero.
Così consiglia John Mueller in un suo post apparso recentemente su Google+: piuttosto che affannarsi a mettere toppe è meglio radere al suolo tutto ciò che si è creato e ricominciare con un nuovo progetto.
Ciò dovrebbe comprendere sia i contenuti che il dominio: quest'ultimo infatti risulta presente negli archivi di Google con tutta la timeline di inserimenti/aggiornamenti, e viene influenzato dalla qualità dei contenuti e dai link ricevuti. Soprattutto i link in entrata determinano in buona parte l'autorevolezza ed il Trust di un sito, motivo per cui un dominio altamente compromesso potrebbe non riuscire più a "ripulire la sua fedina".
Sembra essere un consiglio molto drastico, ma forse necessario in casi di livello tragico. Da applicare comunque con cautela dopo averle realmente "provate tutte": eliminazione di tutti gli artifici Black Hat SEO, riscrittura corretta dei contenuti, rimozione di link, richiesta di riconsiderazione ed attesa fisiologica (non meno di 1-2 mesi) per valutare eventuali miglioramenti.