Che quello dell´accoppiata Dell/Ubuntu sia stato un successo è cosa fuor di dubbio. L´alta richiesta di macchine "pinguinate" (seppur disponibili solo in America) non può essere certo attribuita alla differenza di prezzo, circa 50 USD, degli equivalenti con le finestre a "Vista". E benché contenta del successo, Dell non si ferma e continua ad aggiornare costantemente driver e firmware dei suoi computer liberi. Lo stesso Mark Shuttleworth ha dichiarato che Dell introdurrà presto nuovi modelli (e speriamo di vederci una bella webcam).
Intanto anche altri costruttori hanno deciso di aprire gli occhi e fornire le proprie soluzioni Powered by Linux.
Secondo indiscrezioni, HP si preparebbe a presentare due linee di portatili, una destinata al mercato consumer con sistema operativo Ubuntu, e una professionale basata su Novell Suse SLED 10.
Anche Acer sembra avere in cantiere almeno un modello, probabilmente l´Aspire 5710Z anch´esso con Ubuntu Linux preinstallato e già in vendita a Singapore, mentre è praticamente ufficiale che Toshiba, parola del responsabile Toshiba Italia, installerà Linux su alcuni notebook destinati all´utenza domestica.
Presentata più in sordina ma già attiva è l´offerta di Lenovo che per la sua workstation portatile T61P offre la possibilità di scegliere tra le distribuzioni di RedHat, Novell e TurboLinux.
Ovviamente non basta avere un´installazione Linux per poter cantar vittoria: le aziende dovranno garantire il supporto e un hardware pienamente compatibile, schede wireless e modem inclusi e a volte risulta difficile conciliare le ultime tecnologie e la compatibilità con Linux.
Tuttavia restiamo fiduciosi e aspettiamoci un autunno pieno di pinguini.