Per chi di voi non conosce Second Life, la comunità virtuale tridimensionale creata nel 2003 da Linden Lab., occorre spiegare che si tratta di una virtualizzazione 3D del mondo reale dove ogni partecipante è in grado di creare oggetti, fondali, fisionomie dei personaggi, contenuti audiovisivi e quant´altro gli venga in mente e di usufruire dei diritti d´autore sugli oggetti creati, che possono essere venduti e scambiati tra i "residenti" utilizzando una moneta virtuale (il Linden Dollar) che può essere convertito in veri dollari americani.
Non esattamente un gioco online, quindi (anche se può essere solo questo, volendo, e sicuramente qualcuno degli oltre 6.000.000 di utenti lo vorrà). Tuttavia, dopo aver rilasciato,qualche mese fa, il codice del proprio client (ma non del server) sotto una licenza opensource, SL torna a fare notizia.
La notizia è che quasi tutte le major del mondo IT (ma non solo) stanno aprendo delle aree del metamondo dedicate ai loro prodotti, oppure destinate a fare incontrare sviluppatori, progettisti e addetti del settore per scambiarsi idee e riflessioni sul proprio lavoro. È il caso di IBM, Cisco, Microsoft, Sun Microsystems e, da pochi giorni, anche di Intel.
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Un nuovo modo di farsi conoscere (nel caso ce ne fosse la necessità), di aggregare comunità e persone che, nel mondo reale, sono separate da distanze enormi e che, forse, mai si sarebbero conosciute né incontrate. Le infinite possibilità di un mondo virtuale possono essere sfruttate in tanti modi: a quando una zona dedicata a linux e all´opensource?