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Bill Gates ha avuto un'idea: premiare l'utenza più fedele a MSN Search affinchè nasca effettivamente una utenza fedele: un processo al contrario che raramente ha dato buoni frutti
Bill Gates ha avuto un'idea: premiare l'utenza più fedele a MSN Search affinchè nasca effettivamente una utenza fedele: un processo al contrario che raramente ha dato buoni frutti
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La notizia è vecchia di qualche giorno ma nelle ultime ore sembra aver trovato una nutrita eco su vari siti italiani: Bill Gates ha pensato bene di premiare gli utenti purchè cerchino tramite MSN Search. Niente di immediato, per carità , ma il progetto è nel "to do" degli sviluppatori Microsoft.

L'esperimento ha un palese obiettivo: invitare l'utenza ad usare MSN Search, trattenere l'utenza con la spada di Damocle del premio monetario, abituare l'utenza affinchè non abbandoni più MSN Search. In talune promozioni, però, qualche distorsione sembra evidente:

  • Gli effetti di breve periodo sono sicuri. Gli effetti di lungo periodo, invece? Un buon servizio non è l'unica vera arma per tenere l'utenza fedele ad un motore di ricerca? Basta "pagare" per trattenere?
  • Un effetto collaterale quantomeno pericoloso sembra essere scontato: una piccola massa di ricercatori "finti" fluirà  su MSN Search con il solo scopo di raggranellare un po' di Euro: l'esborso sarà  minimale, ma avere utenza "finta" serve solo ai sondaggi, non certo alla reale crescita
  • Chi fa promozione su MSN Search sarà  felice di avere utenza finta che girovaga sul motore solo in cerca di spiccioli? La qualità  del pubblico non dovrebbe costituire un asset importante per un motore ambizioso?

In qualche modo questa idea mi ricorda quel periodo in cui sbocciavano le toolbar che proponevano qualche euro tutti i giorni all'utente che si impegnava a guardare qualche pubblicità . Oppure mi ricorda quell'esperimento che permetteva di telefonare gratis a chi avesse avuto voglia di ascoltarsi uno spot ogni tot secondi. Tutte cose finite presto nel dimenticatoio con pochissimi guadagni per gli utenti e nessun vantaggio per chi ha proposto l'iniziativa. Certo sarebbe forse la prima volta che un nome del calibro di Microsoft avanza una proposta del genere e la legge dei grandi numeri potrebbe eventualmente in questo caso cambiare le carte in tavola. Ma è tutto da dimostrare.

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