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Scoperto un falso sito di Kamala Harris: boicottaggio russo?

Un sito falso che imita quello ufficiale della vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, è apparso recentemente online.
Scoperto un falso sito di Kamala Harris: boicottaggio russo?
Un sito falso che imita quello ufficiale della vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, è apparso recentemente online.
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Un sito falso che imita quello ufficiale della vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, è apparso recentemente online, completo di slogan elettorali, programmi politici e un consiglio consultivo che include nomi noti come Hillary Clinton e Bill Gates. A segnalare la presenza del sito è stata NewsGuard, una piattaforma specializzata nel monitoraggio della disinformazione. Secondo gli esperti, il creatore del sito sarebbe John Dougan, ex vice sceriffo della Florida che ora vive a Mosca ed è noto per essere un esperto di disinformazione legato agli ambienti russi.

Il sito, denominato "NewWayForward.us", è stato registrato il 18 settembre e lanciato online pochi giorni dopo, il 24 dello stesso mese. Sulla piattaforma vengono presentate proposte politiche come l’apertura delle frontiere e l’abolizione dei requisiti di identificazione degli elettori, misure evidentemente pensate per provocare polemiche. Nonostante si tratti di un sito falso, ha iniziato a circolare su varie piattaforme social, come Reddit, il social russo VK, Telegram, X e Facebook. Anche alcuni influencer vicini al Cremlino hanno contribuito alla sua diffusione.

Il vero sito di Kamala Harris è attivo dal 2002

Il vero sito della campagna di Kamala Harris, "KamalaHarris.com", è attivo dal 2002 e contiene le sue reali proposte politiche, tra cui un piano intitolato "New Way Forward". NewsGuard ha notato delle somiglianze tra il sito falso di Harris e un altro sito fraudolento, "Ensemble-24.fr", che fingeva di rappresentare l’alleanza centrista del presidente francese Emmanuel Macron. Entrambi questi siti, secondo le indagini della piattaforma, sembrano essere stati creati da Dougan.

Dougan, ricercato negli Stati Uniti per accuse di hacking ed estorsione, ha trovato rifugio in Russia qualche anno fa, dove avrebbe iniziato a operare nel campo della disinformazione. NewsGuard sostiene che lui sia responsabile di una rete di siti di fake news da cui alcuni chatbot di intelligenza artificiale attingono. Questo caso evidenzia nuovamente come la disinformazione sia diventata una potente arma politica, utilizzata per destabilizzare campagne elettorali e manipolare l’opinione pubblica, con possibili legami con la Russia.

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