GNU ha abbracciato Bazaar, che è diventato a tutti gli effetti il sistema per il controllo delle versioni ufficiale del progetto fondato da Richard Stallman. La notizia in realtà non è molto fresca, ma è rimbalzata agli occhi della comunità in seguito ad un messaggio sulla mailing list Info-GNU da parte di uno degli sviluppatori.
Dopo un lungo periodo in cui l´unico sistema conosciuto e funzionante era il CVS (Concurrent Versions System) siamo arrivati in un periodo decisamente più ricco di sistemi dedicati a questo scopo, tra cui Subversion, Git e lo stesso Bazaar, senza contare i software proprietari. La creatura di Canonical, però, si pone in maniera leggermente diversa: permette infatti di importare ed esportare i dati verso altri sistemi di "versioning", anche se eterogenei. In pratica Bazaar può essere utilizzato per tenere a bada SVN o CVS, anche contemporaneamente.
Gnu non ha certo perso tempo per la messa in opera della sua scelta: Bazaar è infatti già integrato in Savannah.gnu.org (il Sourceforge ufficiale di Gnu, per intenderci) e l´editor Emacs ha già un plugin dedicato. Per quanto riguarda la bontà del software basti ricordare che è usato ampiamente da Launchpad.net per il mantenimento di numerosi progetti, anche corposi come Ubuntu.
Bazaar è distribuito sotto la licenza GPL versione 2 o successive. L´ultima versione disponibile è la 1.5, di cui sono disponibili i sorgenti e i pacchetti binari per varie distribuzioni Linux, oltre che per Mac OS X e Windows. Per familiarizzare o farsi un´idea è raccomandata la guida rapida in cinque minuti.
Che ci piaccia o no, Canonical e Ubuntu stanno diventando molto influenti in tutti gli ambiti open. C´è per caso qualcuno che pensa siano troppo invadenti?