Da ora in poi non sarà più necessario impostare Dribble, Freshrpms e Livna come repository separati. Grazie alla nascita di RPM Fusion basterà impostare un´unica sorgente per poter installare software di terze parti non inclusi in Fedora.
Per impostazione predefinita infatti nella distribuzione comunitaria di RedHat, ma anche nella distro del cappello rosso, non sono inclusi molti software utili, esclusi per motivi legati alle licenze o ai brevetti, per questo è sempre stato necessario includere sorgenti software esterne ai repository ufficiali.
In RPM Fusion troveranno spazio moltissimi software:
- applicazioni multimediali (MPlayer, VLC e Xine) e codec audio-video;
- driver del kernel, come ad esempio i driver proprietari Nvidia e ATI;
- emulatori di console.
RPM Fusion inoltre include due tipologie di software:
- "free": software Open Source che Fedora non può includere;
- "nonfree": software non Open Source (secondo le linee di Fedora) che include codice sorgente pubblico senza restrizioni commerciali.
Per abilitare l´accesso via yum al repository sono disponibili due rpm installabili seguendo le istruzioni riportate sul sito ufficiale. Inoltre, è anche possibile utilizzare RPM Fusion con Anaconda, opzione molto utile in fase di installazione del sistema operativo.