Dopo il lancio dell'iPad mini, numerosi sviluppatori si sono posti una domanda che è attualmente alla base di varie discussioni: è possibile rilevare questo dispositivo lato client? Il "fratello minore" del noto tablet Apple avrebbe lo stesso User Agent dell'iPad 2 e la stessa risoluzione in pixel (1024à—768) di quest'ultimo, i due device si differenzierebbero però per le dimensioni del display, l'iPad mini ha infatti una diagonale da 7.9 pollici mentre l'iPad 2 una da 9.7, e, in secondo luogo, per i dpi, 163 per il primo e 132 per il secondo.
Le caratteristiche riferite avrebbero quindi una semplice implicazione: sull'iPad mini qualsiasi elemento visualizzato apparirà più piccolo, quasi il 20% più piccolo, un fattore che andrà ad influire direttamente sulla user experience la quale non sarà la stessa di un iPad 2, si pensi per esempio alle sole componenti per l'interazione con le WebApp e la navigazione. Poter distinguere i due device senza generare ambiguità diventerebbe quindi importante ai fini del Responsive Design.
Una seconda ragione per la quale potrebbe essere vantaggioso identificare univocamente l'iPad mini farebbe riferimento alle analisi di mercato, per queste ultime la tipologia di dispositivo utilizzato da un utente diventa un dato rilevante ai fini della profilazione. Dato che però la domanda iniziale riguarda peculiarmente le problematiche client side, questo secondo aspetto potrà essere posto momentaneamente in secondo piano.
Cosa fare quindi per limitare le necessità relative a ridimensionamento e scorrimento nell'iPad mini? Una prima possibilità potrebbe essere quella dell'utilizzo di media query, ma tale soluzione non sarebbe valida per i browser basati sull'engine WebKit, essi infatti non supportano gli attibuti relativi alla risoluzione espressa in dpi (densità ); nello stesso modo il calcolo di pixel ratio e le dimensioni espresse in pollici (o in centimetri) non sarebbero d'aiuto.
Fino ad ora sono state proposte numerose soluzioni ipotetiche a riguardo, alcune anche molto fantasiose, si va infatti dal misurare la risposta dell'accelerometro alla riproduzione di un brano audio fino alla rilevazione del build number tramite JS e "window.navigator.userAgent", dallo sfruttamento di quello che potrebbe essere un bug di Safari alla verifica della presenza di un giroscopio nel dispositivo.
Naturalmente qualsiasi proposta alternativa per la risoluzione della problematica esposta sarà ben accetta.