Dopo averci fatto aspettare per circa sei anni, Emacs 22.1 è stato ufficialmente rilasciato.
La trentunenne (il primo rilascio è del 1976), mitica creatura di Richard Stallman ritorna quindi a nuova vita, dotandosi, tra le altre cose, di supporto per le gtk+ e di una interfaccia grafica per gdb, il tool di debugging del sistema GNU, ora completamente integrato nell´editor.
Questa release, inoltre, include il supporto per la compilazione per Linux su AMD64, S/390, Tensilica Xtensa, FreeBSD/Alpha, Cygwin (quindi Windows), Mac OS X e Mac OS 9 con supporto Carbon.
Sebbene Emacs (al pari del suo noto antagonista, vi/vim) richieda doti da "pianista" della tastiera per un uso completo, rimane uno degli editor preferiti dagli sviluppatori opensource più geek e computer enthusiast.
La documentazione di Emacs lo descrive come editor in tempo reale, estensibile, personalizzabile, auto-documentante e visuale. Infatti, anche se il core di Emacs è scritto in linguaggio C, la vera potenza di questo editor risiede nella possibilità di poterlo estendere a piacimento attraverso LISP, un linguaggio funzionale (nel senso del paradigma di programmazione) spesso adottato nei progetti di intelligenza artificiale (ma non solo).
Attraverso script LISP, dunque, si possono associare a particolari combinazioni di tasti (dette macro, lo stesso nome Emacs è la contrazione di Editor MACroS), delle funzionalità particolari, da segnalare su tutte, per particolarità, ma anche come esempio, l´esistenza di una macro che implementa il gioco del tetris e di una dotata di funzionalità di psicologo, con cui l´utente/programmatore può interagire per prendersi una pausa e per alleviare la frustrazione dovuta alle lunghe ore di programmazione.
Per chi volesse cimentarsi nell´uso di Emacs, un buon punto di partenza sono la home page del progetto e il sito emacswiki.