Tra il rilascio di Fedora 10 e quello di Fedora 11 sono intercorsi ben 196 giorni, poco più di metà anno, in perfetto accordo con le tempistiche imposte dallo scheduling. Ieri, 9 giugno 2009, ha visto la luce Fedora 11 Leonidas.
Le novità introdotte sono davvero tante e le corpose note di rilascio illustrano i benefici per gli utenti desktop, per gli amministratori di sistema, per gli addetti del mondo server, per gli sviluppatori e gli smanettoni.
In questi ultimi mesi si è già parlato abbondantemente delle nuove funzionalità del gioiello di casa Fedora: supporto al Kernel Mode Setting (nVidia, Intel e ATI), supporto alle impronte digitali (sicurezza), uso del filesystem ext4, introduzione del plugin yum-presto, installazione automatica di font e mime-type, "console virt" migliorata, introduzione del Windows cross compiler MinGW. Queste sono solo "la punta dell´iceberg" delle novità di Fedora 11 Leonidas.
Le novità sono moltissime, per rendersene conto è sufficiente consultare la pagina dei podcast, o leggere una delle tre più importanti interviste rilasciate negli ultimi periodi: "Il Suono di fedora 11", "Fedora 11: Virtual(ization) Reality", "Fedora 11 fingerprint auth".
Oltre alla "tradizionale" Fedora 11 sono state rilasciate anche le spins, ovvero versioni custom per specifici ambiti: Appliance Operating System, Brazilian Portuguese Localized, Education (Sugar on a Stick Version), Fedora Electronic Lab, Games e XFCE Desktop. Ce n´è davvero per tutti i gusti.
Ecco i primi screenshot di Fedora 11 Leonidas:
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