Se, da utenti di Ubuntu, avete invidiato almeno una volta gli utenti di distribuzioni rolling release perché ricevono gli aggiornamenti del software a breve distanza dal loro rilascio, oltre a non avere problemi di "branching" dei rilasci che ne limitano la freschezza in favore della coerenza alle dipendenze, le ultime dichiarazioni rilasciate da Mark Shuttleworth potrebbero rendervi un po´ più lieti.
The Register ci riferisce che il fondatore di Canonical ritiene necessario, "in un mondo orientato ad Internet", che vengano resi disponibili aggiornamenti con cadenza giornaliera.
Nei prossimi cinque anni Ubuntu Software Center riceverà molte attenzioni, che saranno in seguito estese alle politiche generali di rilascio della distribuzione.
A parte l´obiezione mossa nell´articolo originale, relativa al tasso di adozione di Ubuntu fra 5 anni nei dispositivi più disparati, resta da capire, secondo me, se il modello di distribuzione stile Software Center, che funziona bene per impieghi "settoriali", limitati agli aggiornamenti di sicurezza, possa andare bene per l´intero sistema.
Gli utenti di distribuzioni rolling release, infatti, sono (o dovrebbero essere) a conoscenza del fatto che il prezzo da pagare per aggiornamenti costanti è il rischio, più o meno elevato, di instabilità con il nuovo software, anche se esso stesso è considerato stabile: se questa può sembrare una manna dal cielo per i novizi, gli utenti appena più evoluti potrebbero iniziare a chiedersi se ne vale realmente la pena.