L’intelligenza artificiale può essere uno strumento molto pericoloso, capace di diffondere la disinformazione, non solo tramite fake news, ma anche tramite immagini e video falsi. Proprio per questo motivo, nel corso della conferenza Google I/O 2023 dello scorso maggio, l’azienda di Mountain View aveva annunciato l’arrivo di una nuova funzionalità che permetta agli utenti di capire se un’immagine fosse stata creata con l’intelligenza artificiale oppure no. Chiamata “Informazioni su questa immagine”, la funzione è adesso in roll out, ma solo per gli utenti che utilizzano il motore di ricerca in lingua inglese. Si può accedere sia dalla Ricerca Google, sia da Google Immagini. Gli utenti potranno visualizzare la cronologia dell’immagine, i metadati e il contesto in cui gli utenti l’hanno utilizzata nei vari siti. Inoltre, questo strumento permette di capire come le persone hanno descritto l’immagine, in modo da scoprire possibili false informazioni.
Ricerca Google: come usare lo strumento “Informazioni su questa immagine”
Come già accennato, questa funzione è presente sia sulla Ricerca Google, sia su Google Immagini. Per potervi accedere basterà cercare un’immagine e poi cliccare sull’icona con i tre puntini che si trova nei risultati di ricerca, accanto l’immagine. Lo strumento è accessibile anche dall’opzione “Ulteriori informazioni su questa pagina”, quando si clicca su “Informazioni su questo risultato”, sempre dal menu con i tre puntini verticali. Nell’esempio riportato insieme all’annuncio ufficiale, Google mostra delle immagini della “casa storta” (Krzywy Domek) di Sotop, in Polonia. Cliccando sulla sezione “About this image”, è possibile visualizzare i vari risultati web e scoprire che l’immagine non è stata modificata dall’intelligenza artificiale, ma si tratta di una costruzione reale.
Questa non è tuttavia l’unica novità in arrivo. Google ha infatti annunciato anche degli aggiornamenti per quanto riguarda la funzione Fact Check Explorer e l’esperienza generativa di ricerca (SGE). La prima offre ai giornalisti e ai fact checker la possibilità di effettuare ricerche approfondite sulle immagini, usando l’URL della stessa o caricandola su Google. Al momento è ancora in versione beta, ma Big G sta rilasciando una nuova API per aiutare ad integrare questa funzione nei loro strumenti. Infine, l’esperienza generativa di ricerca, basata sull’intelligenza artificiale, permetterà di ottenere maggiori informazioni sulle fonti online. Inserite in “Informazioni su questo risultato”, includeranno anche riferimenti della pagina o del sito su altri siti web “di qualità”, quando non esiste già una panoramica su Wikipedia o Google Knowledge Graph. Il rilascio di queste novità a livello globale è previsto nei prossimi mesi.