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Reti di nuova generazione: 5G, GPON e fibra ottica

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Il futuro di internet in Italia è dietro l’angolo, noncurante dei pesanti ritardi accumulati nel recente passato. Ancorato per anni al doppino telefonico, prima con i fastidiosi ronzii del modem 56k e poi con l’ADSL spremuta fino all’osso, il nostro paese guarda con fiducia al futuro, consapevole della velocità che contraddistingue il progresso tecnologico: le reti di nuova generazione sono pronte a farci dimenticare i problemi di ieri proiettandoci direttamente nel domani.

Basta navigare tra i principali comparatori online, infatti, per accorgersi della necessità di una scossa sul fronte della connettività Internet, ancora troppo legata all’ADSL e con la tecnologia FTTC che, almeno fino al recente pronunciamento dell’Agcom, veniva "spacciata" dai principali operatori come fibra ottica a tutti gli effetti. Se trovare la migliore tariffa internet fibra su Facile.it e sulle altre piattaforme di comparazione oggi rappresenta l’unico modo per compiere una scelta consapevole ed efficace, presto la situazione potrebbe cambiare radicalmente.

Quella che sembra una speranza, per chi ancora oggi arranca nel digital divide o fatica nel distinguere la "vera" fibra ottica dalla VDSL, è a tutti gli effetti una previsione attendibile, suffragata dal parere di illustri esperti del settore. Il motivo? Sarà la telefonia mobile, da sempre un settore all’avanguardia in Italia, a guidare lo sviluppo e la diffusione delle reti di nuova generazione, ciò grazie ai massicci investimenti pubblici e privati nel 5G.

A differenza di quanto immagina la maggior parte della popolazione, la quinta generazione della telefonia mobile non rappresenta la semplice evoluzione dello standard 4G LTE, da sfruttare con l’ultimo modello di smartphone o con il tablet più alla moda, ma apre le porte a tutta una serie di servizi digitali che cambieranno la nostra vita attraverso le applicazioni della Internet of Things, ovvero l’Internet delle Cose. Il 5G, infatti, non è una semplice tecnologia, ma rappresenta una piattaforma di servizi, come si evince chiaramente dal documento a firma di Maurizio Dècina, Professore Emerito al Politecnico di Milano e presidente di Infratel Italia.

Come potrà il 5G, in quanto piattaforma di servizi, trainare l’intero settore di Internet in Italia? La risposta arriva dalla natura stessa del 5G che, per funzionare a dovere, dovrà disporre di infrastrutture di rete in fibra ottica di ultima generazione per far dialogare tra loro le antenne che forniscono il segnale ai dispositivi connessi (le cose). L’impegno del Governo e degli operatori è tangibile su questo fronte, tanto che l’Italia è una serie candidata a fregiarsi della prestigiosa etichetta di "First 5G Wave", ovvero di uno dei primi paesi ad utilizzare il 5G a livello mondiale. In base all’avanzamento delle sperimentazioni, portate avanti dai principali operatori del settore fisso e mobile in alcune città campione, si stima che la quinta generazione della telefonia mobile potrebbe fare il suo esordio in Italia già nel 2019, per poi andare a regime con le offerte commerciali su larga scala entro il 2022. Si tratta di tempistiche perfettamente in linea con la roadmap tracciata dagli esperti in fase di progettazione, tenendo anche in considerazione i tentennamenti dovuti all’individuazione di uno standard internazionale, poi individuato nel 3GPP.

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