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Regno Unito: crollano centinaia di siti web con l'Online Safety Act

L'introduzione dell'Online Safety Act nel Regno Unito sta già mostrando i suoi effetti, con una riduzione significativa del numero di siti web disponibili.
Regno Unito: crollano centinaia di siti web con l'Online Safety Act
L'introduzione dell'Online Safety Act nel Regno Unito sta già mostrando i suoi effetti, con una riduzione significativa del numero di siti web disponibili.
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L'introduzione dell'Online Safety Act nel Regno Unito sta già mostrando i suoi effetti, con una riduzione significativa del numero di siti web disponibili. Questa nuova normativa, concepita per aumentare la sicurezza online, sta portando alla chiusura di centinaia di piattaforme, incluse numerose comunità virtuali e forum.

Tra i primi a cessare le attività vi è Microcosm, un servizio di hosting per forum online che supporta circa 300 siti. L’azienda ha annunciato che interromperà i propri servizi il 16 marzo, giorno in cui la legge entrerà ufficialmente in vigore. La decisione è dovuta all’impossibilità di adeguarsi alle nuove normative che prevedono requisiti stringenti e sanzioni economiche pesanti per chi non riesce a conformarsi.

Le misure stabilite dall’autorità di regolamentazione britannica delle comunicazioni, Ofcom, includono obblighi come la valutazione approfondita dei rischi presenti sulle piattaforme e la nomina di responsabili dedicati alla sicurezza.

Qual è l'obiettivo dell'Online Safety Actt?

Questi requisiti, pur mirati a creare un ambiente digitale più sicuro, rappresentano una sfida particolarmente complessa per realtà di piccole dimensioni, che spesso mancano delle risorse necessarie per ottemperare alle nuove disposizioni.

L'obiettivo principale dell'Online Safety Act è quello di proteggere soprattutto i minori dai pericoli del web. Tuttavia, la legge ha suscitato critiche per il suo potenziale impatto negativo sulla libertà di espressione e sulla sopravvivenza delle piccole piattaforme digitali. La chiusura di Microcosm è un esempio concreto di come questa normativa possa influire sull’ecosistema digitale, minacciando la diversità e la pluralità dei contenuti online.

Il futuro delle altre piattaforme online rimane incerto. Molte si trovano a dover scegliere tra un adattamento costoso e complicato o il rischio di chiusura. La sfida sarà trovare un equilibrio tra l’esigenza di garantire un ambiente virtuale più sicuro e il mantenimento della libertà di espressione, preservando l’accesso a una vasta gamma di contenuti e servizi per gli utenti britannici.

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