Come molti di voi sanno, il mio lavoro è strettamente legato all’utilizzo di PC, Smartphone e Monitor. La mia giornata, sebbene variabile, mi vede impegnato davanti ad un display per circa il 50% del tempo con sessioni molto lunghe e intere giornate che spesso passano senza praticamente alzarmi dalla sedia.
Una situazione che probabilmente molte altre persone vivono e che non è sicuramente aiutata dallo Smart Working e dalla mia posizione: lavorare da casa è molto comodo ma “non stacco mai” e avere un gruppo di persone da organizzare e seguire non permette grandi assenze. Negli anni ho avuto la fortuna di provare tantissimi dispositivi tecnologici che mi hanno aiutato a migliorare la mia postura, eliminare fastidi alla spalla con Trackball e mitigare la stanchezza degli occhi sfruttando filtri per la luce blu o monitor di qualità.
Se per alcuni aspetto ho trovato “la pace dei sensi” o compromessi corretti, nella scelta del monitor non ho mai realmente trovato la quadra. Ho utilizzato per anni display 21:9, sono passato a formati 4:3 con risoluzione 4K, ho provato il Mac Studio e in generale, per quanto esperienze gradevoli, non è mai scattata la scintilla.
Con l’arrivo del Mac Mini M4 – avendolo comprato personalmente – ho deciso di fare un cambio importante ed eliminare il mio monitor precedente, 32” 4K, e passare ad una soluzione in grado di migliorare significativamente il mio lavoro e soprattutto di rendere la mia giornata più leggera per i miei occhi.
Ho cercato, mi sono documentato e alla fine ho deciso di provare una soluzione BenQ decisamente originale e unica nel suo genere. Ho quindi chiesto all’azienda di mandarmi il Monitor RD280U, un 28 pollici con risoluzione 4K e rapporto di forma 3:2 con schermo opaco e una serie – incredibile – di ottimizzazioni, scelte e soluzioni in grado di rendere questo schermo davvero unico.
Si tratta di un prodotto pensato esclusivamente per lavoro, per le persone che come me, passano ore, tante ore davanti ad uno schermo e hanno bisogno di una grande area di utilizzo ma dimensioni non esagerate che permettono di avere sempre tutto sott’occhio. BenQ nell’accettare la mia proposta ha rilanciato chiedendomi di provare anche un’altra soluzione, simile per certi aspetti, ma molto più consumer e adatta ad un pubblico più ampio e specificatamente ideata per Mac OS: il modello MA270U 27” e sempre 4k - qui la sua recensione.
Introduzione e caratteristiche
Il BenQ RD280U ha un rapporto di forma molto particolare che lo rende da subito originale e grazie ad un design ricercato, cattura molta curiosità, soprattutto se visto acceso.
Un prodotto che offre tanta ma tanta sostanza! Il RD280U è un prodotto pensato per chi lavora molto con codice, programmazione, documenti di testo ed in particolar modo con tutta una serie di applicazioni che necessitano di tanto spazio verticale in modo da poter affiancare diverse applicazioni senza perdere parti o dover passare il tempo a fare scroll di pagine - cosa tipica dei modelli 21:9.
BenQ ha fatto un lavoro veramente eccellente nel pensare e ingegnerizzare questo pannello: da una parte troviamo tutte le porte che possono esserci utili per connettere al display qualunque tipologia di prodotto, dall’altra abbiamo un software in grado di creare un legame incredibile con Mac OS e ottimo anche su Windows.
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Dimensioni schermo 28.2 pollici IPS LED 3840x2560 - Luminosità (picco)(HDR) 400 nits HDR - Formato 3:2
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HDR10, VESA DisplayHDR 400 Tempi di risposta (GtG) 5 ms
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Contrasto nativo 1200:1 - Frequenza di aggiornamento (Hz) 60 (DP, USB-C)
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Gamma colore 95% P3 - Modalità colore
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sRGB, HDR, M-Book, Utente, ePaper, Cinema, Codifica - Tema scuro, Codifica - Tema chiaro
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Rivestimento schermo display Nano Matte Panel
- Altoparlante integrato 2Wx2 - Jack cuffie
- HDMI (v2.0). DisplayPort (v1.4), USB C (Erogazione Potenza 90W, DisplayPort Alt Mode, Data), Tecnologia Daisy Chain Uscita USB C ( MST), USB Type-B Porta a monte (USB 3.2 Gen 1, 5 Gbps, Solo dati), 3 USB Type-A Porta a valle (USB 3.2 Gen 1, 5 Gbps, ricarica energetica 4.5W), USB Type-C Porta a valle (USB 3.2 Gen 1, 5 Gbps, ricarica energetica 7.5W)
Hardware: schermo opaco e qualità top
Trattandosi di un Display moderno e pensato per essere utilizzato in sinergia con prodotti di ultima generazione, la connessione da tenere in considerazione nel nostro test è in primis la Type-C: in particolare, troviamo una porta USB-C principale che consente la connessione con lo schermo e il PC e offre anche una potenza di ricarica fino a 90W. Una scelta che permette di alimentare un qualunque portatile senza dover collegare un ulteriore fonte di alimentazione. Ho provato il monitor con. Mac Mini M4, Macbook Pro, Lenovo Yoga 7i con Snapdragon e lo Yoga 7 Pro con Intel serie H e non ho mai avuto nessun problema di alimentazione e stabilita del segnale.
La seconda Type-C, da 7.5W (USB 3.2 Gen 1, 5 Gbps), permette non solo di ricaricare prodotti, ma anche di essere usata per trasferimento file e connessione con SSD, HUB o altro senza occupare le porte del Mac. In pratica con un solo Cavo, potete collegare il monitor che a sua volta è collegato ad un HUB e utilizzare tutto senza alcun problema.
In aggiunta si segnalano anche due porte HDMI e una porta USB Type-B (USB 3.2 Gen 1, 5 Gbps solo dati) che, una volta collegata al portatile tramite connessione diretta o adattatore, permette di avere accesso ad altre 3 USB Type-A posizionate nella parte inferiore dello schermo e che diventano davvero utilissime e comode per accedere a Pen Drive o qualunque altro dispositivo USB standard che dovete collegare al volo per poco tempo.
Punto forte del display è il suo pannello: è opaco ed ha una qualità di massima eccellenza con la capacità di mostrare al meglio i caratteri su Mac OS (con tanto di una funzionalità specifica denominata HiDPI).
Quando si passano molte ore di fronte al PC, soprattutto se si posiziona il proprio schermo in un ambiente molto illuminato, ridurre i riflessi è un elemento game changing nella valutazione del device e nell'esperienza quotidiana. Poter disporre di un device che minimizza i riflessi significa riposare gli occhi e lavorare con ben differente esperienza d'uso, avendo sempre la miglior visione a prescindere dalla posizione del monitor, dell'operatore o dei punti illuminanti nell'ambiente.
Altro elemento di prestigio è un supporto dedicato che può essere regolato sia in altezza, sia in angolazione laterale, che in inclinazione, consentendo al BenQ RD280UA anche di ruotare per poter utilizzare il tutto in modalità verticale.
Software: sinergia perfetta con Mac e Windows
Ciò che forse non è lecito attendersi da un monitor è addirittura la presenza di un software dedicato che consente una gestione avanzata dei vari settaggi, un controllo completo e una perfetta sinergia tanto con Mac, quanto con Windows. Questo software, denominato Display Pilot 2, offre un’interfaccia intuitiva e ben progettata, integrandosi direttamente nella barra di stato di macOS e Windows per permettere di regolare ogni aspetto del monitor con estrema facilità.
Tra le opzioni disponibili è possibile trovare:
- Sincronizzazione audio: il BenQ RD280U ha due casse da 2Watt che possono essere utilizzate per veicolare l’audio con un controllo del volume direttamente da tastiera integrato, via software, con quello generale del sistema operativo che avete.
- Sincronizzazione luminosità: in modo analogo a quello che avviene per l’audio, anche per la retroilluminazione del pannello si agisce direttamente tramite tastiera.
- Gestione colori: è stato realizzato un sistema che regola il colore in base all'ambiente, alla luce presente, andando a lavorare su tantissimi parametri diversi e permettendo di gestire anche le luci blu in modo del tutto automatico. Si tratta di opzioni e impostazioni che possono essere completamente personalizzate e che rendono questo pannello veramente eccezionale nel ridurre l'affaticamento degli occhi, in particolar modo nelle ore notturne.
Non solo filtri luce blu automatici, personalizzabili e che intervengono in base all’illuminazione circostante, ma anche opzioni per cambiare profilo colore in base all’applicazione e quindi poter passare da un’ottimizzazione BenQ ad un classico P8 o sRGB semplicemente all’apertura di un programma senza che vi sia alcun intervento da parte dell’utente.
Il monitor supporta anche lo standard HDR, migliorando la gamma dinamica e la qualità visiva per contenuti multimediali. Un’altra funzionalità di rilievo è la divisione schermo integrata, che amplia le capacità di gestione delle finestre rispetto agli strumenti nativi di macOS e Windows, offrendo opzioni di personalizzazione avanzate per un multitasking ancora più efficiente.
Il display BenQ si distingue inoltre per il profilo ePaper, che, in combinazione con il pannello opaco, consente un’esperienza visiva confortevole e priva di affaticamento anche durante lunghe sessioni di scrittura. Questo profilo simula un effetto bianco e nero simile alla tecnologia E-Ink, offrendo una resa dei caratteri nitida e ben definita. Durante i test, l’intera recensione è stata scritta proprio in modalità ePaper, confermando l’efficacia di questa soluzione per la produttività prolungata. Inoltre, grazie alle regolazioni manuali disponibili per ogni profilo, è possibile configurare il display in modo ottimale in base alle proprie esigenze specifiche.
BenQ RD280U 28" 4K per programmatori
Fatta questa lunga introduzione, è arrivato il momento di parlarvi dell'esperienza diretta con questo particolarissimo 28” che ho personalmente richiesto all’azienda per associare al mio Mac Mini M4 e in generale per utilizzare con tutti i PC che sfrutto per lavoro o test. Vi dico già da subito che dopo questo mese cercherò di trovarlo in offerta per acquistarlo e inserirlo in modo stabile nel mio flusso di lavoro.
Ho scelto questo monitor dopo una lunga ricerca principalmente per le seguenti motivazioni:
- Rapporto di forma 3:2. Dopo anni di utilizzo di 21:9 e 4:3, ovvero le proporzioni più classiche e diffuse, ho trovato nei 3:2 un rapporto di forma perfetto per il mio utilizzo e lavoro. Ho apprezzato tanto i Surface, tra i pochissimi portatili con display 3:2 e poter avere una soluzione così ampia con questa caratteristica mi ha convinto da subito.
- Schermo opaco Nano Matte Panel. Avendo un ufficio in casa completamente aperto a vetri, uno schermo in grado di limitare al massimo i riflessi è per me fondamentale e, alla lunga, rende molto più gradevole il lavoro quotidiano, soprattutto in giornate assolate invernali dove avere finestre ampie e aperte è sicuramente piacevole a patto di poter vedere bene lo schermo.
- Adattamento automatico. Sebbene non sia l’unico Monitor ad adattare la luminosità all’ambiente circostante, questo BenQ lo fa meglio anche dell’altro modello grazie ai sensori presenti sulla scocca. Luminosità che si adatta in modo perfetto e che permette di cambiare anche la gestione del filtro delle luci blu. Non solo, il RD280U ha anche il rilevamento di presenza e sensori che, tramite una barra inferiore, consentono la massima privacy e immediatezza di utilizzo.
- Supporto Mac e Windows specifico. Rispetto al MA270U che offre la medesima suite software - qui la recensione -, il RD280U ha qualcosa in più e in particolare, essendo studiato specificatamente per il lavoro di coding e in generale di scrittura, ha una modalità che migliora ulteriormente la definizione delle scritte e dei contenuti a schermo andando a sfruttare al massimo il sistema Retina di Apple. Si chiama HiDPI ed è una modalità che consente di sfruttare la densità elevata di Pixel, raddoppiando in modo efficace la risoluzione dello schermo pur mantenendo la dimensione fisica degli elementi dell'interfaccia. Per fare un parallelismo, è quello che fa Apple con i suoi Retina Display ma in questo caso avviene direttamente sul monitor e con qualunque OS. Questo da un lato permette di avere una compatibilità totale con MacOS e quindi la medesima qualità di un Apple Studio Display in termini di definizione pixel, dall'altro è utilizzabile anche su Windows andando a eliminare quell'effetto "pixelizzazione" dei caratteri che vedere avere se avete un occhio allenato.
Queste sono solo alcune delle caratteristiche che mi hanno incuriosito e che, dopo averlo usato per oltre un mese, posso confermare essere veramente eccellenti e difficilissime da trovare in altre soluzioni e che è il perfetto compagno di lavoro per un programmatore e non solo.
Durante il mio utilizzo ho apprezzato particolarmente le funzionalità che permettono di passare rapidamente tra i vari profili colore e assegnare ad ogni programma il giusto setup. Scrivendo molto ho associato la modalità ePaper a Word, ho inserito per Excel una modalità di retroilluminazione più tenue e ho sfruttando molto il Tema Scuro Coding per gestire il sito durante le ore serali e notturne. Dovendo controllare molti flussi di lavoro e gestire una serie di modifiche al codice che sono state realizzate durante il Black Friday, ho apprezzato particolarmente questa modalità di visualizzazione dei contenuti. Poter gestire sorgenti, righe di codice, effettuare un debugging completo di intere sezioni del sito, senza affaticare la vista e al tempo stesso con uno spazio verticale di lavoro enorme, mi ha agevolato non poco e permetto di risparmiare anche tempo.
La grande area di lavoro messa disposizione senza dover necessariamente usare risoluzioni native che sarebbero troppo piccole per la resa dei caratteri e dei testi, consente di affiancare un numero importante di finestre e lo spazio verticale permette di contenere tantissime righe di codice da poter analizzare.
Oltre a questo, mi ha davvero convinto la gestione durante le ore notturne. Spesso, purtroppo, devo lavorare di notte e non è mai facile trovare la giusta illuminazione per non affaticare la vista. Il RD280U oltre al sistema automatico di gestione della luce, temperatura e filtri blu - Low Blue Light Plus completamente personalizzabile -, ha anche un anello posteriore che permette di avere una luce ambientale soffusa e adattabile al momento.
Si chiama MoonHalo ed è un sistema avanzato di illuminazione integrato nella parte posteriore del monitor. Con la personalizzazione di temperatura colore, luminosità e modalità di luce, insieme alla tecnologia Auto Dimming di B.I. Gen2 presente a livello software e gestibile tramite applicazione, MoonHalo garantisce in ogni momento protezione alla vista e concentrazione ma, soprattutto, la luce perfetta per non disturbare anche in ore notturne mentre tutti dormono.
A tutto questo si uniscono le caratteristiche del software Display Pilot 2, sia su MacOS sia su Windows, per un controllo totale e completo dello schermo in modo semplice, veloce e preciso. In aggiunta, oltre al rapporto di forma che consente di avere maggiore spazio verticale senza aumentare l’ingombro dello schermo sulla scrivania, sulla barra inferiore è presente un tasto di scelta rapida Coding che ottimizza la visualizzazione del codice andando ad evidenziare testi, linee di codice e caratteri in modo veramente efficiente. Un'opzione ovviamente attivabile anche dal pannello software.
Sebbene si tratti di una funzionalità molto specifica, potete anche sfruttare la modalità ePaper o ancora scegliere uno dei tanti profili colore che, come potete vedere anche nel video, possono essere associati in automatico anche alle varie applicazioni in modo che, lanciando Photoshop, si attiverà il preset scelto con tutte le impostazioni migliori per poter lavorare al meglio con il foto ritocco.
Non manca funzionalità Exclusive Shortcuts, ottimizzata per Mac, e che consente di collegare facilmente ai tasti di scelta rapida le funzioni più utilizzate. In accoppiata al software Display Pilot 2 è possibile copiare e non un solo set di scorciatoie alla volta, ma anche due, per aumentare la produttività.
A tutto questo si aggiunge un sistema di disattivazione dello schermo in caso di assenza della persona e una barra inferiore che mostra tutte le opzioni che abbiamo attivato tramite led molto discreti ed esteticamente molto gradevoli.
Conclusioni
Dopo quattro settimane di utilizzo, non posso che confermare la qualità di questo BenQ 28” 4K RD280U: un Monitor unico nel suo genere, grande il giusto per stare all’interno di una scrivania compatta e con un potenziale di utilizzo veramente enorme.
Certo, non è adatto ai giochi essendo a 60Hz, ma non è questo il suo utilizzo e BenQ ha pensato questo pannello per un utente molto preciso. Un utilizzatore di Windows, Linux e MacOS che, con un solo cavo può connettere tutto in un istante e che vuole un prodotto in grado di essere perfettamente a suo agio con le risoluzioni Retina e sfrutti al massimo le caratteristiche dei prodotti Apple e migliori in modo sensibile la resa dei Font su Windows per lunghe sessioni di lavoro senza affaticare la vista.
Ci sono aspetti migliorabili? Non c’è un vero e proprio sistema per nascondere i cavi ma solo un piccolo anello che permette di organizzarli e questo potrebbe rendere meno immediata e pulita una scrivania. Infinite le casse integrate, sebbene siano un buon valore aggiunto, non sono in grado di essere usare per riproduzione di contenuti multimediali per lungo tempo. Per darvi un ordine di grandezza “percepibile”, la qualità è inferiore alle casse integrate del MacMini M4.
Al netto di questi aspetti, marginali per chi cerca un monitor per lavorare e che abbia tutte le caratteristiche descritte, RD280U è un prodotto assolutamente approvato nella sua fascia di prezzo; un compagno ideale per chi passa le ore davanti al PC a scrivere, programmare, gestire documenti, pagine web, codici e simili, soprattutto di notte o al buio dove difficilmente troverete un prodotto paragonabile a livello di comfort visivo.
Sperando di poter usare ancora un po’ il 28” RD280U, vi lascio con alcuni link di approfondimento sul sito BenQ e i prezzi dei principali e-commerce.