Raspberry Pi, l'organizzazione che realizza e distribuisce l'omonima single board è diventata una public company. Il debutto in Borsa è avvenuto durante un'apposita offerta pubblica presso la piazza di Londra. Il London Stock Exchange. Il gruppo ha proposto le proprie azioni ad un prezzo iniziale pari a 2.80 sterline. Per una capitalizzazione complessiva da 542 milioni di sterline pari, al cambio attuale, a 690 milioni di dollari.
Il successo dell'IPO
La scelta di scommettere sulla borsa londinese si è rivelata la più corretta. Spesso infatti le aziende tecnologiche non americane decidono di puntare su quella newyorkese di Wall Street per entrare a far parte del NASDAQ (National Association of Securities Dealers Automated Quotation). In questo caso invece, seguendo l'esempio di altre realtà simili come per esempio Deliveroo, è stata preferito uno Stock Exchange comunque in grado di produrre alti volumi di scambio.
Raspberry Pi is now a public company as its shares pop after IPO pricing https://t.co/hnFBzYHnzJ
— TechCrunch (@TechCrunch) June 11, 2024
L'IPO (Initial Public Offering) di Raspberry Pi ha permesso alla compagnia di raccogliere almeno 200 milioni di dollari grazie ad un in incremento nel corso degli scambi che ha portato le singole azioni a raggiungere una quotazione pari a 3.70 sterline. È bene però precisare che per il momento i titoli potranno essere acquistati unicamente da investitori istituzionali. Per quanto riguarda quelli retail sarà necessario attendere ancora qualche giorno, fino a venerdì 14 giugno 2024.
Raspberry Pi: le ragioni dell'IPO
Perché scegliere proprio ora di diventare un'azienda quotata in Borsa? Le ragioni andrebbero ricercate nelle più recenti evoluzione del progetto. Nata come single board ARM destinata al mercato hobbistico, Raspberry Pi è ora una soluzione ampiamente utilizzata in ambito industriale. Si calcola che attualmente ben il 72% delle vendite prodotto da i vari modelli del progetto e dai suoi accessori venga prodotto appunto da commesse industriali e dal mercato dell'embedded.
Da quando Raspberry Pi è divenuta una realtà commerciale ne sarebbero state vendute circa 60 milioni di unità. Soltanto lo scorso anno il computer a scheda singola avrebbe generato 66 milioni di dollari in profitti per 266 milioni in ricavi.