Il successo commerciale della Raspberry Pi è frutto del duro lavoro del suo team e della folta community di utenti che negli anni è rimasta fedele alla piccola board ARM, che è diventa la base per migliaia di progetti sparsi per il globo. La Raspberry Pi ha aperto la strada al mercato delle board ARM a basso costo e assieme ad essa sono nati numerosissimi dispositivi similari, oggi vogliamo parlavi di quelle che potrebbero essere considerate le 5 migliori alternative al classico Raspberry Pi.
Orange Pi PC2
Partiamo da Orange Pi PC2 questa piccola board dotata di un SoC ARM Cortex-A53 a 64bit si presenta come una delle principali rivali di Raspberry Pi, è dotata di anche di: una porta Ethernet, tre porte USB, una USB OTG, 1GB di Ram e di un lettore microSD. Supporta senza problemi diverse distribuzioni Linux come ad esempio: Ubuntu, Debian, Raspbian e Banana Pi ed inoltre è disponibile anche un file ISO con Android 4.4.
L'azienda che la sviluppa produce anche delle varianti come ad esempio la Orange Pi Zero che va a fare diretta concorrenza alla piccola Raspberry Pi Zero.
NanoPi 2 Fire
Passiamo a NanoPi 2 Fire, si tratta di una concorrente del Raspberry Pi Zero, viste le dimensioni ridotte va infatti a collocarsi nella medesima fascia di mercato.
È dotata di un SoC A9 quad-core, 1GB di Ram DDR3, una porta Ethernet, una porta USB 2.0 ed un lettore microSD. Al contrario della Raspberry Pi Zero però non presenta un chip WIFI/Bluetooth che va appunto comprato separatamente, dunque si adatta maggiormente a quei progetti che necessitano di una piccola board ARM che agisca offline o magari che sia fissa in una posizione e non montata su un device mobile.
BBC micro:bit
La terza board ARM di oggi è BBC micro:bit, il progetto del famoso network britannico. Il suo target sono le scuole o comunque i progetti di formazione mirati ai ragazzi interessati al mondo della programmazione. La sua distribuzione è gestita dalla non-profit Micro Bit Educational Foundation.
Il device è animato da un SoC ARM Cortex a 32bit, 5x5 LED matrix che consente di avere 25 LED rossi programmabili, un accelerometro, un magnetometro, un antenna Bluetooth e dei push button cosi da poter interagire con giochi e altre applicazioni.
ODROID-C2
Andiamo adesso ad ODROID-C2, questa board è molto più costosa del Raspberry Pi ma è anche dotata di un hardware di tutto rispetto, ovvero un SoC Coretex-A53 (ARMv8) a 64bit, 2GB di Ram DDR3, una porta Gigabit Ethernet, 4 porte USB 2.0, una USB OTG ed un lettore microSD. Si presta bene per progetti di retrogaming dove magari serve una maggiore spinta a livello hardware per emulare certi titoli. È possibile usare senza problemi ODROID-C2 con Android 5.1 ed Ubuntu 16.04.
Banana Pi
Ultimo device di oggi è Banana Pi, malgrado il nome possa suscitare ilarità si tratta di una board molto potente, è infatti dotata di un SoC ARM Cortex A7 R40 octa-core, 2GB di Ram, una porta Gigabit Ethernet, 2 porte USB 2.0, una porta USB OTG, una porta SATA, modulo WIFI (802.11 b/g/n), modulo Bluetooth 4.0 e lettore microSD.
È possibile usarla con Ubuntu, Debian ed Android. Questa board non ha nulla da invidiare al Raspberry Pi e si presta per qualsiasi tipo di progetto.